L’Italia si allinea alla direttiva europea sul tabacco

Per i fumatori e le fumatrici si prospettano tempi duri: aumentano i divieti e si inaspriscono le sanzioni nei confronti dei contravventori. Il decreto legislativo sui prodotti a base di nicotina, che consta di 38 articoli, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 11 ottobre. Esso ha inteso allinearsi alla nuova direttiva europea sul tabacco datata aprile 2014. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Il nuovo giro di vite contro il tabagismo da parte del Governo Renzi, che si è ispirato alla direttiva 2014/40/UE, prevede significative modifiche alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita delle bionde.

In primo luogo non sarà più possibile utilizzare in fase di lavorazione i cosiddetti aromi caratterizzanti (come il mentolo e la vaniglia), in grado di promuovere un consumo inconsapevole del tabacco. Inoltre ciascun pacchetto di sigarette dovrà essere corredato non solo di frasi in grado di convincere l’utilizzatore che il fumo è dannoso, ma anche di immagini shock che ritraggono persone che si sono ammalate a causa del fumo o dettagli molto crudi dei loro corpi malati (ricordiamo che questa strategia è già presente in numerosi Paesi esteri). Va detto che queste avvertenze dovranno coprire il pacchetto di sigarette per il 65% della sua superficie.

Inoltre il decreto vieta ai commercianti di vendere pacchetti di sigarette baby, ovvero quelli da 10, in quanto si è ritenuto che essi siano più facilmente acquistabili dai giovanissimi. Il decreto, d’altra parte, prevede nuovi obblighi finalizzati a tutelare i minori dagli effetti negativi del fumo passivo: non sarà più possibile fumare in macchina alla presenza dei minori e delle gestanti oppure nei cortili degli ospedali pediatrici.

I rivenditori di sigarette, infine, dovranno stare molto attenti all’età dei propri clienti: qualora, infatti, vendano un pacchetto di bionde o del liquido di ricarica per le sigarette elettroniche a un minorenne, possono essere multati fino a 4.000 euro.

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