Mamma scopre dai social gli atti di vandalismo del figlio: lo porta ad autodenunciarsi

A 12 anni con i suoi amici spacca a pietrate un vetro e imbratta con la vernice azzurra le fioriere di Fossano, un paese in provincia di Cuneo. La madre lo smaschera dalle foto pubblicate sui social dal sindaco e si presenta in Comune con il marito e il figlio per autodenunciarsi e chiedere scusa. La famiglia pagherà i danni.

Mamma e papà danno esempio di civiltà al figlio vandalo

Dario Tallone, sindaco di Fossano come molti amministratori locali denuncia spesso atti di vandalismo nei confronti del patrimonio comunale. I video delle telecamere di sorveglianza sono chiari: nella maggior parte dei casi i protagonisti sono ragazzini. Stanco delle deturpazioni continue alla cosa pubblica Tallone pubblica sui social l’ennesima carrellata di foto dove ci sono gli atti di 4 vandali : vetri spaccati e fioriere imbrattate da vernice spray.

Questa volta però lo sfogo e la denuncia del sindaco hanno un esito inaspettato. Una madre riconosce la bomboletta spray del figlio e lo porta in Municipio per assumersi le proprie responsabilità. Il ragazzo ha 12 anni, non è imputabile, ma non dimenticherà facilmente le conseguenze del suo atto di vandalismo.

La famiglia pagherà i danni e mamma e papà sono uniti nel dare al figlio una grande lezione di civiltà e di responsabilità della cosa pubblica. Sul profilo social del sindaco si susseguono i messaggi di approvazione e sostegno per la famiglia che ha mostrato rettitudine e serietà nell’insegnare al figlio il senso e il valore dell’essere cittadino.

Le conseguenze dell’educazione iperprotettiva

Nel messaggio del Sindaco di Fossano anche una denuncia anche nei confronti dei genitori troppo protettivi : “ci sentiamo ancora dire che si annoiano, colpa del sistema, colpa del covid”.

Al di là delle scelte educative e punitive per atti del genere, gli psicologi, il mondo della scuola e gli amministratori locali denunciano spesso l’eccessiva protezione dei genitori nei confronti dei figli.

Mamme e papà anche di fronte a fatti gravi compiuti dai figli, non prendono seri provvedimenti, ma tendono a giustificare e a sminuire le responsabilità dei ragazzi. L’intervento dei genitori in questi casi non è un aiuto, ma un incoraggiamento a superare sempre i limiti della legalità e del consentito, nascosti dietro la noia e mille altre giustificazioni crescono ragazzi infelici e incapaci di costruirsi un futuro. Quello dei genitori di Fossano è un buon esempio di civiltà che rompe gli schemi dell’iperprotettività di cui soffrono oggi molte famiglie italiane.

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