Le mamme meno a rischio di depressione post partum

Avere un bambino durante la stagione fredda o in primavera riduce le probabilità di incorrere nella depressione post partum, per un semplice motivo. Scopriamolo insieme.

Depressione post partum: meno rischi per chi partorisce in inverno o primavera

Sono tanti i fattori che possono aumentare la possibilità di soffrire di depressione post partum, come i cambiamenti ormonali, le difficoltà a modificare la propria vita con l’arrivo del bambino, ma anche un parto molto doloroso e faticoso. Tutti fattori che possono provocare tristezza e angoscia nella neo mamma. Gli ultimi studi di un centro di ricerche a Boston hanno dimostrato che un fattore di rischio è anche la stagione in cui si mette al mondo il proprio figlio. Le mamme che partoriscono in inverno o in primavera difficilmente vivono il baby blues.

Il segreto contro la depressione post partum

Il motivo principale per cui in queste due stagioni una mamma soffre di meno di depressione post partum è proprio la maggior presenza di amici e parenti a casa. In questi periodi si tende ad uscire di meno per il freddo, si va poco in giro, ci si rintana nelle proprie abitazioni o in quelle degli altri. La compagnia di persone care nei primi tempi, quando è difficile organizzarsi con un neonato, diventa fondamentale per la salute e il benessere di una mamma.

Voi mamme avete sofferto di depressione post partum? In che stagione avete partorito?

Il video della settimana

17 commenti

Rispondi a Isabella BersaniCancella risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Partorito a fine luglio 2016, un pó di baby blues la prima settimana che ero quasi semore sola poi è andato a scemare anche grazie a mio marito che x fortuna è stato in ferie 3 settimane ad agosto

  2. Io partorito ad agosto e a settembre e la seconda volta più della prima mi è venuta una forma lieve… Purtroppo io credo dovuta al fatto che non avendo più la mia mamma ne sentivo tanto la mancanza. Non l’avevo già neanche la prima volta ma trascorreva molto tempo a casa di mia suocera che mi aiutava tanto. La seconda volta invece avendo un figlio più grande era più necessario che stessi a casa mia. Comunque un gran casino! Forza ragazze fatevi coraggio! So quanto è difficile ma potete farcela! Ogni giorno che passa è una vittoria andrà sempre meglio e se avete la vostra mamma accanto pensate che siete molto fortunate! In bocca al lupo a tutte!

  3. Scusate, ma quando non si hanno aiuti in casa e per la gestione del bebè, soprattutto se è il primo, si ha come aiuto per lo più una serie di atteggiamenti che ti fanno sentire giudicata..si parla di depressione o è un fattore di invadenza altrui?

  4. Io ho partorito 10 anni fa e da subito mi sono avvalsa della aiuto dei nonni e di mio marito e nonostante i problemi fisici NON HO SOFFERTO DI DEPRESSIONE POST PARTO e ho vissuto nella maniera migliore possibile visto che non potevo stare in piedi e sollevare il mio bambino ho la rotulo scoliosi e spondiloartrosi dolorosa

  5. Ottobre 2015 parto traumatico e danni ostetrici, grazie solo a mio figlio che non demordeva e non mi lasciava sola….solo grazie a lui sono ancora qui….auguri Samuele per i tuoi 2 anni <3

  6. Partorito lo scorso Novembre. Sono stata felice perchè poco dopo sono iniziate le vacanze di Natale, dunque ho avuto l’aiuto di mio marito e dei nonni. Secondo me conta più questo, non tanto la presenza passiva di persone che spesso anzi creano più lavoro alle neomamme, quanto l’AIUTO CONCRETO nel cucinare, pulire e riordinare la casa. Insomma la neomamma deve poter dedicarsi al suo piccolo con la maggior serenità possibile!

    • Purtroppo invece accade più spesso che le persone vogliano dedicarsi al piccolo senza neanche aiutare a fare una tazza di caffè, e dedicarsi al piccolo intendo solo tenerlo in braccio sparando una marea di stro…te. Perché comunque il pannolino glielo cambia la mamma, la pappa gliela da la mamma… Insomma davvero non capiscono che ad una mamma serve tranquillità e aiuti concreti