Neuroblastoma: la storia di Matilde e la campagna di beneficenza

12 marzo 2024 –

Da oltre 30 anni l’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma si è attivata per finanziare la ricerca su questo tumore infantile. In questi giorni avrete forse visto la campagna di beneficienza di Pasqua contro il Neuroblastoma: sosteniamo la ricerca scientifica su Neuroblastoma e Tumori Solidi Pediatrici grazie alla campagna “Cerco un uovo amico”.

Cos’è il Neuroblastoma?

Il Neuroblastoma è un tipo di tumore infantile che si sviluppa dalle cellule nervose immature, chiamate neuroblasti, che fanno parte del sistema nervoso simpatico. Questo tipo di tumore è particolarmente devastante poiché colpisce principalmente bambini e ragazzi. Ogni anno, in Italia, sono circa 130 i bambini e ragazzi a cui viene diagnosticata questa malattia. Il neuroblastoma rappresenta infatti uno dei tumori solidi più comuni nell’infanzia, ed è la principale causa di morte per malattia nei bambini in età prescolare.

La sua diagnosi e il suo trattamento richiedono un intervento tempestivo e mirato per migliorare le prospettive di guarigione e ridurre le complicazioni a lungo termine.

Il neuroblastoma può svilupparsi in diverse parti del corpo. La maggioranza dei casi si manifesta nelle ghiandole surrenali, situate sopra i reni, o nei gangli nervosi presenti nell’addome.

Dal punto di vista clinico, il neuroblastoma ha diverse peculiarità:

  1. Nei bambini sotto l’anno di vita, la prognosi è generalmente molto buona, indipendentemente dall’estensione delle metastasi.
  2. Nel primo anno di vita, la malattia può addirittura regredire spontaneamente anche se è già disseminata.
  3. Tuttavia, nei bambini più grandi, la prognosi diventa decisamente sfavorevole, con un maggior rischio di complicazioni e una minore possibilità di guarigione.

Queste differenze nella prognosi evidenziano l’importanza di una diagnosi precoce e di un trattamento tempestivo, soprattutto nei bambini più grandi, al fine di migliorare le prospettive di guarigione e la qualità della vita.

Lotta contro il Neuroblastoma: la storia di Matilde Hong

Infatti vogliamo qui riportare la storia di Matilde Hong e dei suoi genitori: Matilde purtroppo non è sopravvissuta al neuroblastoma. La sua vita è stata interrotta tre anni fa, all’età di nove anni, quando il tumore è tornato, dopo la diagnosi all’età di quattro anni e apparentemente neutralizzato per un certo periodo.

Nonostante l’enorme dolore, per sua madre, Patrizia Monti, la speranza non è svanita del tutto. “Continuiamo a sostenere la ricerca per dare la possibilità ad altri bambini di sperare“, spiega. Inoltre, aggiunge, “in questo modo manteniamo vivo il ricordo di Matilde e questo ci aiuta ad andare avanti“.

La storia di Matilde è intrisa di amore e inizia quando, all’età di dieci mesi, arriva in Italia dal Vietnam per diventare figlia unica di Patrizia Monti e Luca Pizzi, che l’hanno accolta nella loro casa a Misinto, in provincia di Monza e della Brianza. “Mai smettere di sorridere“, è il messaggio che Patrizia Monti vuole trasmettere nel ricordo di Matilde Hong.

“Cerco un uovo amico”: la raccolta fondi tramite vendita di beneficenza

La testimonianza di mamma Patrizia riflette il suo impegno solidale nel sostenere la ricerca, un modo tangibile per mantenere vivo il ricordo della sua amata bambina e per donare speranza ad altri bambini. È proprio da questo profondo sentimento di amore e dedizione che nasce il suo impegno a fianco dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, attiva da oltre trent’anni. Quest’associazione promuove diverse iniziative, tra cui la recente campagna di Pasqua “Cerco un uovo amico”.

L’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma ha infatti lanciato una campagna di raccolta fondi dedicata alle uova di cioccolato: sono disponibili sul sito web a partire da 12 euro in tre varianti (al latte, fondente e nocciolato). Mentre consultando le pagine dell’Associazione Neuroblastoma sui social potete scoprire lo stand più vicino alla vostra città.

L’Associazione è regolarmente verificata dall’Istituto Italiano della Donazione per garantire l’adeguato utilizzo dei fondi raccolti, anche attraverso campagne benefiche. Dopo il caso Balocco con i panettoni firmati da Chiara Ferragni è più che lecito informarsi su come vengono destinati e usati i fondi raccolti.

Il video della settimana

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *