Omossesualità: come parlarne con i bambini

L’infanzia è una delle fasi in cui la ricerca continua di informazioni fa parte di un processo di crescita cognitiva decisivo. Prima o poi nella vita capita a tutti di ricevere una domanda esplicita da parte di un bimbo, che riguarda tematiche più o meno delicate. A quesiti come cosa sia l‘omosessualità o cosa voglia dire lesbica o gay ci si potrebbe ritrovare un po’ intimoriti all’idea di dire la cosa sbagliata. Come affrontare al meglio questa tematica?

Come reagire quando un bambino chiede cosa sia l’omosessualità

I bambini non solo ascoltano, ma osservano, quando imparano. Una reazione titubante, imbarazzata o ancora peggio di rifiuto nel dar loro spiegazioni, potrebbe far nascere la consapevolezza di aver toccato un tasto dolente, di avere parlato di qualcosa di sgradito. Questo genere di convinzione può insinuarsi a fondo nella mente del bambino e diventare un problema in futuro: che sia l’insicurezza nei confronti dell’argomento, o addirittura il radicarsi di una repulsione che potrebbe evolvere in omofobia o repressione.
Il nostro pensiero di fronte alla domanda di un bambino deve farsi il più innocente e imparziale. È fondamentale offrirgli un atteggiamento schietto, pacato e neutrale. Sarà lui, una volta adulto a formare da sé le proprie opinioni, partendo da una base il più possibile priva di preconcetti o peggio rifiuto.
La prima reazione dunque dev’essere la calma, con un tono di voce pacato e qualche domanda serena per capire quanto eventualmente il bambino abbia già appreso del tema.

Cosa dire per spiegare l’omosessualità ad un bambino

In termini pratici il modo migliore per spiegare l’omosessualità ad un bimbo è rendere l’argomento il più semplice possibile. Si può ad esempio spiegare che si tratta semplicemente di due persone dello stesso sesso che si amano e per questo decidono si stare insieme. Si può anche accostare il termine alla sua “controparte”, l’eterosessualità, mostrando i due concetti come le varianti di preferenze amorose del tutto valide, naturali e meritevoli di rispetto.

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