Paris Hilton, la maternità surrogata e la paura del parto

Paris Hilton diventa mamma attraverso una madre surrogata: la sua toccante confessione

Ora che il suo bambino è qui e la notizia è stata diffusa, Paris Hilton si sta aprendo sull’esperienza di diventare madre. In una nuova intervista, l’americana neo mamma ha rivelato perché si è avvalsa di una madre surrogata: tra i diversi aspetti soprattutto la paura del parto (ma non solo).

Paris Hilton svela perché ha utilizzato una madre surrogata

La notizia ha riempito di gioia i cuori dei fan e molti utenti Social hanno immediatamente evidenziato la scelta di Paris Hilton, cioè avvalersi di una madre surrogata. La motivazione è data dalla stessa americana assieme alla notizia del parto e la volontà di avere altri figli.

Paris Hilton ha rivelato di avere già congelato altri “sette” embrioni nella speranza di avere altri figli, dopo aver dato il benvenuto al figlio Phoenix con il marito Carter Reum il mese scorso. In un’intervista sincera, Paris ha ammesso di aver deciso di congelare gli embrioni nella speranza di avere una famiglia, e che la loro collezione è “tutta di maschi”.

Inoltre, l’americana ha anche confessato di aver precedentemente congelato le sue uova su consiglio dell’amica Kim Kardashian e di aver pianificato di avere un figlio da sola prima di incontrare il fidanzato. Ma c’è ben altro dietro la scelta di utilizzare una madre surrogata per Paris Hilton.

Il passato tra violenze e aborto: la verità dietro la scelta di Paris Hilton di una madre surrogata

In seguito all’annuncio della nascita di suo figlio, Paris Hilton ha anche rivelato la motivazione che l’ha spinta a chiedere l’ausilio di una madre surrogata, evitando difatti il momento del parto. È proprio quest’ultimo ad aver creato il terrore nell’americana, tanto da spingerla per una scelta alternativa.

Paris Hilton ha confessato di aver sempre avuto “paura” del parto. Paris ha sottolineato anche l’abuso subito quando frequentava la Provo Canyon School e di come ora si consideri una voce per i sopravvissuti in tal senso. Il racconto inedito e intero è riportato nel suo nuovo libro-memoir in uscita il 14 marzo. L’ereditiera ripercorre la sua vita tra luci e ombre e com’è gioioso il racconto della nascita del figlio è altrettanto grottesca la narrazione di uno dei momenti più bui: l’aborto avvenuto a 20 anni. Nel testo di Paris Hilton c’è spazio anche per spiegare la scelta del nome del figlio.

Paris Hilton e il marito Carter Reum hanno scelto di chiamare il loro figlio Phoenix Barron Hilton Reum, con il secondo nome in omaggio al nonno Barron Hilton mentre il primo è stato scelto anni fa da Paris mentre cercava città, paesi e stati su una mappa per trovare qualcosa d’abbinare ai nomi Paris e London. Phoenix ha un significato importante per l’ereditiera, essendo la fenice che muore e poi risorge dalle proprie ceneri, un simbolo della speranza per il futuro.

Riprendendo un sempreverde latinismo “melior de cinere surgo”, non si può che augurare il meglio a Paris Hilton, la quale con forza e coraggio ha raccontato gioie e dolori di una vita che potrebbe somigliare a quella di molte altre donne, auspicando dia coraggio per affrontarlo al meglio come sembrerebbe essere riuscita a fare l’ereditiera.

Il video della settimana