Peppa Pig insegna ai bimbi come combattere lo spreco alimentare

L’occasione è onorevole e anche il testimonial chiamato in campo contro gli sprechi alimentari. Nella giornata contro lo spreco alimentare, Peppa Pig, la maialina beniamina di milioni di bambini in tutto il mondo, sarà la testimonial didattica nel consigliare ai bambini l’etica corretta contro gli sprechi alimentari.

Io sono la Peppa Pig e non spreco il cibo!

Chi più di personaggio dei cartoni animati amato dai bambini può insegnare loro come non sprecare il cibo ed avere un atteggiamento eticamente idoneo? Forse nessuno. Sicuramente la maialina inglese è il personaggio ideale e con forza è stata voluta da un’unione di associazioni, la quale lotta compatta contro gli sprechi. Capofila e promotori di questa iniziativa sono Federalimentare, Fondazione Banco Alimentare Onlus, Federdistribuzione e Unione Nazionale Consumatori, associazioni unite in supporto al progetto LIFE-Food.Waste.StandUp.

La riflessione nasce dai dati della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura di carattere mondiale: ogni anno nel mondo 1,3 miliardi (uno virgola tre miliardi!) di tonnellate di alimenti vanno sprecati dalla parte minoritaria ed opulenta del mondo. Una piccola percentuale di mondo ricco spreca più di quanto potrebbe servire alla grande percentuale di mondo povero per sopravvivere con maggior dignità, un motivo più che valido per adoperarsi in una campagna solidale e capillare, appoggiata dalle associazioni alimentari più sensibile di molti paesi nei cinque continenti.

Il decalogo anti spreco di Peppa Pig

Ecco allora dieci regole consigliate da Peppa Pig ai bambini e mamme per evitare gli sprechi sul cibo:

  1. Controllate sempre la data di scadenza dei cibi al supermercato per non acquistare cibi prossimi alla scadenza.
  2. Organizzate bene il frigorifero per razionalizzare gli alimenti e le conservazioni.
  3. Rispettate i tempi all’aria dei cibi freschi, mai più di due ore, poi subito nel frigorifero.
  4. Gestite bene i surgelati i quali non possono essere ricongelati.
  5. Gestite i cibi delle dispense in base alle date di scadenza dando la priorità a chi prossimo alla scadenza stessa.
  6. Sale, zucchero, olio e aceto non scadono ma vanno conservati in luoghi non alla luce e senza sbalzi di temperatura.
  7. Il pane fresco si conserva a lungo in frigorifero, quello raffermo è ottimo per essere grattugiato o per tante gustose ricette.
  8. La verdura avvizzita non si butta: è ideale per preparare minestroni o passati.
  9. Cucina solo in base alla tua fame senza eccedere nelle quantità per poi non trovarti costretto a buttare via il cibo nell’immondizia.
  10. Gestisci gli avanzi conservandoli in frigorifero e razionalizzando le ricette settimanali anche con questa preziosa risorsa.

Il coinvolgimento è planetario e ha richiamato alla sensibilizzazione sul tema anche le stesse aziende produttrici in ambito alimentare.

Come sensibilizzare contro gli sprechi alimentari?

Un cibo apparentemente oramai inutilizzabile, può ancora essere in grado di essere impiegato in ricette gustose:  basta un po’ di fantasia e magari farsi aiutare da qualche buona ricetta della nonna. Carne avanzata macinata può essere riutilizzata come polpette, arricchite da sughi e patate; la frutta un po’ troppo matura è pronta a divenire gustosa e genuina marmellata; il pane raffermo è indispensabile per ricette della tradizione contadina come la ribollita toscana o l’amata pappa al pomodoro.

In questa politica della gastronomia anti-spreco, aziende, scuole, cuochi e massaie, sono tutti coinvolti nel per ridare un’etica e soprattutto insegnare ai bambini e alle nuove generazioni che quello il cibo ha anche una seconda vita!

Il video della settimana

3 commenti

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *