Psicosi Coronavirus: bimba cinese torna in Italia, i genitori tengono a casa i figli da scuola

Una bambina di origini cinesi, è tornata in Italia da una vacanza nella patria dei genitori, ma gli altri genitori, per paura del coronavirus, hanno deciso di far saltare la scuola ai loro figli.

Rientra dalla Cina e i compagni di scuola restano a casa

Una bambina italo-cinese residente a Telese Terme, vicino a Benevento, è recentemente rientrata da una vacanza in patria. E improvvisamente le lezioni di scuola sono andate deserte : nonostante la bambina non abbia ancora messo piede a scuola, e nonostante abbia passato con successo il cordone sanitario messo in opera dalle autorità, gli altri genitori hanno deciso di tenere preventivamente i figli a casa.

Spaventati dalla possibilità che la bambina avesse contratto il temutissimo coronavirus, i genitori degli altri bimbi hanno agito sull’onda della psicosi di massa. La situazione è sicuramente frutto della paura e della disinformazione che circondano la recentissima epidemia di coronavirus nella provincia di Wuhan, in Cina.

La dirigente scolastica dell’istituto si è quindi sentita in dovere di inviare alle famiglie degli alunni un breve messaggio. In quest’ultimo si sottolineava che la bambina rientrava da una città distante oltre 1000 km da Wuhan dove non vi sono casi certificati di coronavirus e si chiarivano alcuni aspetti della diffusione della malattia, che si è attivata proprio nel periodo dell‘influenza stagionale.

Inoltre, la dirigente ha specificato che la bimba è fin’ora rimasta a casa per stessa decisione dei genitori :”con grande senso di responsabilità e sensibilità stanno privando la figlia delle attività didattiche pur di non creare scompiglio tra le famiglie“.

Collegamenti con la Cina e casi di coronavirus

La diffusione del coronavirs in Europa e, in generale, al di fuori della Cina è attualmente molto ridotta. La Cina ha attivato dei controlli estremamente serrati sulla popolazione che entra ed esce dalla zona colpita dal virus. Controlli ancora più severi sono svolti nel nostro Paese, che nel frattempo ha interrotto ogni contatto aereo con la Cina, per cui le stesse autorità sanitarie dichiarano che la situazione coronavirus in Italia è ampiamente sotto controllo.

La malattia non crea però problemi solo ai cinesi residenti in Italia, ma anche agli italiani in Cina. È il caso di una coppia, con una bambina piccola, che gestisce da anni un ristorante italiano proprio a Wuhan. Roberta Menin, astigiana, e la sua famiglia stanno cercando invano di ritornare in Italia, proprio per mettersi al sicuro dal contagio, ma al momento rimangono bloccati dalla quarantena. Sono circa 60 i cittadini italiani residenti nell’area di Wuhan, presto rimpatriati con un volo militare e tenuti sotto osservazione nel plesso della Cecchignola a Roma.

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