Punisce gli alunni obbligandoli a vedere film horror: maestra querelata dai genitori

In una scuola elementare in provincia di Torino una maestra punisce gli alunni obbligandoli a vedere un film horror vietato ai minori. Una madre scrive una lettera di denuncia al sindaco e ai carabinieri. La questione è ora all’attenzione delle forze dell’ordine e dell’Ufficio scolastico regionale che sulla base delle rispettive competenze, dovranno fare chiarezza sulla situazione e prendere eventuali provvedimenti per consentire un rientro in classe sereno.

Querela una maestra per avere costretto suo figlio a vedere un film horror

Nella scuola elementare Papa Giovanni XXIII a Nichelino in provincia di Torino una madre di un alunno ha querelato una maestra per avere costretto tutta la classe a vedere un film horror. La lettera di denuncia è arrivata sulla scrivania del sindaco, Giampiero Tolardo che ha convocato immediatamente il dirigente scolastico dell’Istituto : “Abbiamo chiesto una valutazione sull’idoneità della docente in questione all’insegnamento”.

I genitori dichiarano che la maestra avrebbe già minacciato i bambini di fargli vedere una puntata di Squid Game, la nota serie televisiva sui giochi di sopravvivenza. Poi avrebbe costretto la classe a vedere un film horror vietato ai minori. Secondo i genitori molti bambini sarebbero rimasti molto turbati, con conseguenti crisi di pianto e disturbi del sonno.

I presunti maltrattamenti in classe e le telecamere in aula

I genitori affermano che nei mesi precedenti ci sono stati altri episodi di presunti abusi da parte della maestra che sono stati segnalati dalla rappresentante di classe senza avere alcun esito. Le forze dell’ordine, a seguito della denuncia, stanno indagando per fare chiarezza sulle eventuali responsabilità del docente. La tematica è molto delicata e il caso merita i giusti approfondimenti.

Nel nostro Paese i presunti episodi di violenza in classe sono in aumento esponenziale perciò, in molti hanno chiesto un provvedimento per consentire l’installazione delle telecamere in aula per tutelare i più piccoli. Gli impianti di videosorveglianza infatti attualmente sono ammessi solo per evitare atti vandalici in quanto è considerato prioritario il diritto alla riservatezza dello studente.

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