Rapita dalla babysitter quando aveva 1 anno, riabbraccia la sua famiglia 50 anni dopo: lincredibile storia di Melissa

Melissa Highsmith, rapita dalla sua babysitter quando aveva appena 1 anno, si è ricongiunta con la sua vera famiglia lo scorso week end in South Carolina, dopo più di 50 anni.

Melissa ha riabbracciato la sua famiglia dopo 50 anni

C’è voluto più di mezzo secolo per la mamma di Melissa Highsmith per riabbracciare la figlia rapita dalla babysitter quando aveva solo un anno.

Tutto ebbe inizio nel 1971, anno in cui la madre, Alta Apantenco, allora single, pubblicò un annuncio su un giornale per cercare una babysitter per la sua bimba.

La donna che rispose all’annuncio si presentò a casa di Alta che, però, non era presente e quindi la piccola le fu consegnata dalla sua coinquilina; da quel momento in poi sparì nel nulla.

La famiglia, quindi, si adoperò immediatamente a denunciare la scomparsa e in tutti questi anni le speranze di ritrovarla non sono mai svanite.

Il ritrovamento incredibile di Melissa

La mamma di Melissa, negli anni successivi al rapimento, si è risposata e ha avuto altri figli. Uno di loro ha creato una pagina su Facebook per cercare Melissa, la sorella che non ha mai conosciuto.

A settembre di quest’anno, grazie a un messaggio anonimo che ha fornito importanti informazioni su Melissa, è stato possibile rintracciarla a circa 2 mila chilometri dal luogo del rapimento.
Il test del Dna e altri esami hanno dato conferma che si trattava proprio della bimba scomparsa 51 anni prima.

Lo scorso sabato, dunque, Melissa, con grande emozione, ha potuto riabbracciare la sua famiglia dopo così tanto tempo.

La sorella Sharon Highsmith, in un’intervista rilasciata al Guardian, ha sostenuto che questa vicenda ha causato un grande dolore per tutti i componenti della famiglia, anche perché il caso fu gestito in modo discutibile dalle istituzioni.

La donna ha poi ribadito la grande emozione provata per questo ritrovamento e il desiderio di tutti di voler recuperare gli oltre 50 anni di tempo perduto.

Un messaggio di grande speranza, dunque, per coloro che vivono situazioni simili e che, come la mamma di Melissa, non intendono arrendersi mai.

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