‘Se state ferme il pigiama luminoso si ricarica’: il trucco di una mamma con le sue figlie

A volte i genitori ricorrono alle cosiddette “bugie bianche” per cercare di tenere buoni i figli o per spronarli a fare cose di cui non hanno proprio voglia: è il caso di una mamma statunitense che ha ideato un ingegnoso stratagemma acquistando alle sue bimbe due pigiami che si illuminano al buio per convincerle a dormire.

Il trucco dei pigiami che vanno “ricaricati”

Soprattutto con i bambini più piccoli è difficile a volte scendere a patti o trovare argomenti validi per convincerli a fare una determinata cosa: è per questo motivo che Jessica D’Entremont, una giovane mamma statunitense di Poughkeepsie (città dello Stato di New York), ha messo a punto un trucco tanto semplice quanto geniale per far fronte ai continui “capricci” delle sue due figlie al momento di andare a letto.

Dopo vari tentativi per tenere a bada la loro iperattività serale la signora D’Entremont ha deciso di acquistare due pigiamini che si illuminano al buio e poi li ha fatti provare alle due figlie Hannelore ed Emma: raccontando la sua esperienza in un post su Facebook non solo ha ricevuto quasi 230mila like negli ultimi mesi ma è stata subissata di domande da parte di altri genitori che le chiedono altri trucchi per calmare i propri bambini.

Lo stratagemma della mamma diventa virale

La signora D’Entremont ha rivelato di aver detto alle bimbe che per caricare al massimo i loro pigiami luminosi devono restare immobili e calme, attendendo che la luce della camera faccia effetto.

E non solo il trucco ha funzionato, ma in un aggiornamento fatto successivamente allo stesso post questa mamma ha ammesso di averlo ulteriormente perfezionato: in pratica durante il giorno tiene conservati i due pigiamini in un cassetto e ben lontani da fonti di luce in modo che ogni sera è necessario che le bimbe rimangano tranquille per più tempo durante il “caricamento”.

Sotto la foto delle figlie distese mentre fissano il soffitto e in attesa che il pigiama si carichi, la donna ha anche spiegato come mai abbia escogitato questo sistema: “Le mie bambine hanno entrambe un piccolo disturbo dell’elaborazione sensoriale e visto che a volte si agitano molto ho pensato fosse un buon modo per tranquillizzarle e conciliarne il sonno”.

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