Sterilizzazione tubarica: ecco quello che c’è da sapere

La chiusura delle tube di Falloppio è una procedura di sterilizzazione della donna che impedisce la fecondazione degli ovociti e, quindi, il concepimento. Si tratta di un intervento non rischioso e teoricamente reversibile.

Sterilizzazione tubarica: in cosa consiste e come viene eseguita

La chiusura delle tube impedisce la migrazione degli ovuli e la risalita degli spermatozoi, inibendo così la fecondazione dei primi e, di conseguenza, il concepimento.

L’intervento viene eseguito in sede ospedaliera e per lo stesso si possono utilizzare tre tecniche: vaginale, laparoscopica o laparotomica.

La sterilizzazione tubarica per via vaginale consiste nell’inserire nelle tube una sostanza non riassorbente che crea una barriera e quindi occlude gli ovidotti.

L’intervento per via laparoscopica, che è quello più utilizzato sia per efficacia sia per brevità del decorso post-operatorio, prevede che vengano fatte delle micro-incisioni nell’addome al fine di tagliare le tube e allontanarne i monconi ma senza asportarle.

L’intervento di chiusura delle tube per via laparotomica richiede un’incisione importante nell’addome ed è per questo che viene eseguito unitamente ad altre operazioni (come, per esempio, durante l’asportazione di cisti ovariche o in sede di taglio cesareo).

Chiusura delle tube: efficacia contraccettiva, rischi e reversibilità

La chiusura delle tube ha un’efficacia contraccettiva molto alta: secondo le più recenti statistiche, nel primo anno successivo all’intervento solo una donna su 100 rimane ugualmente incinta.

I potenziali rischi connessi a questa procedura di sterilizzazione sono quelli tipici di un intervento chirurgico (emorragie, infezioni, danni ai tessuti o agli organi addominali), ai quali si aggiunge anche la probabilità (seppur molto bassa) di gravidanze extrauterine.

La sterilizzazione tubarica è reversibile; in donne con età inferiore ai 35 anni, la probabilità di restare incinta dopo l’inversione della chiusura delle tube è del 95%.

Tuttavia, il successo della reversibilità dipende da molti fattori (età, condizioni fisiche, predisposizioni genetiche), non è sempre eseguibile (come nel caso di sterilizzazione per cauterizzazione o asportazione delle tube) e per una successiva gravidanza può essere necessario il ricorso alla fecondazione assistita.

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