Storie di DAD: insegnante costretta a portare le figlie a lavoro

Mariangela Biancofiore è un insegnante che si occupa di ragazzi con bisogni speciali. La scuola per loro è sempre aperta, nonostante la zona rossa e i lockdown.

Mariangela si trova a combattere come molti genitori, con le esigenze delle sue bambine a casa con la dad. L’unica soluzione per lei è portare le piccole al lavoro.

La storia di Mariangela, una mamma come tante che lotta con la dad

La zona rossa comporta la chiusura delle scuole in presenza e i bambini si ritrovano tutti a casa con il pc, a combattere con le difficoltà della didattica a distanza.

La situazione per le famiglie è complessa, molti genitori in smart working devono condividere con i figli i supporti informatici e la connessione internet non sempre funzionante e veloce.

La questione diventa ancora più spinosa se i genitori devono recarsi al lavoro ed i minori non possono perciò restare da soli in casa. Mariangela è una mamma come tante nel nostro Paese, che nell’ultimo anno ha chiesto aiuto a tutti. Nonni, zii e babysitter si sono alternati per darle supporto con le figlie di 8 e 11 anni che sono in dad in maniera quasi costante da 12 mesi. La donna ha esaurito tutte le possibilità.

Il marito è in Macedonia per lavoro, la nonna si è ammalata, la baby sitter deve studiare. L’unica possibilità per non lasciare le bambine in casa senza un adulto, è portare le figlie al lavoro.

La dad costringe una mamma a portare le bambine al lavoro

Mamma e bambine abitano a Mola di Bari e ogni giorno sono fuori casa già alle quattro e trenta del mattino. Mariangela infatti, è un insegnante precaria ed ha avuto un’assegnazione annuale provvisoria in provincia di Barletta, presso l’Istituto comprensivo Foscolo Lomanto di Canosa. Il suo lavoro consiste nel seguire bambini con bisogni speciali che perciò richiedono la didattica in presenza.

La donna perciò non ha scelta, non può richiedere lo smart working e ogni giorno affronta un viaggio con le piccole per arrivare al lavoro. Il percorso con i mezzi pubblici è lungo e le bambine arrivano già stremate nell’aula vuota che le accoglie ed in cui seguono a distanza le lezioni dei loro docenti.

La loro storia ha gettato luce sul mondo della scuola e delle famiglie, provato dalle continue interruzioni delle lezioni in presenza. Mariangela si batte per far tornare gli alunni in classe e spera di avere un aiuto dalle istituzioni per rendere il quotidiano di bambini e ragazzi più vivibile e sereno.

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