Sushi: prepariamolo in casa per una cena orientale

Sapori d’Oriente in tavola, nell’equilibrio perfetto tra riso, pesce freschissimo, verdure crude e alga nori: anche tu sei stata conquistata dal sushi? Se ti piace sperimentare ai fornelli e vuoi riproporre uno dei piatti simbolo della cucina giapponese ai tuoi ospiti, che ne dici di cimentarti nella preparazione casalinga del sushi?

Non hai idea di dove partire? Niente paura, pur se di sushi esistono tantissime varianti (a seconda di come vengono arrotolati gli involtini e di quanti ingredienti si usano), la preparazione base è sempre la stessa.

Mettiamoci all’opera allora, e portiamo una ventata d’Oriente sulla nostra tavola!

Ingredienti

Per la base

–       500 g di riso Kome (specifico per sushi, ha chicchi piccoli e tondi)

–       150 ml di aceto di riso

–       2 cucchiai di zucchero semolato

–       un pezzo di alga kombu

–       un pizzico di sale

Per il ripieno

–       tonno o salmone in filetti

–       gamberi crudi

–       un avocado, una carota, un cetriolo (per la versione vegetariana del sushi)

–       pasta wasabi

–      alga nori in fogli

Preparazione

Gran parte della buona riuscita del sushi sta nella preparazione del riso, che dev’essere quello tipico giapponese: il riso che usi comunemente non va bene!

Comincia sistemando il riso in una ciotola e sciacquandolo ripetutamente sotto il rubinetto (almeno 6 risciacqui), finché l’acqua non sarà limpida. A quel punto, fai riposare il riso in una ciotola (coperto dall’acqua) per un quarto d’ora. Trascorso il tempo, scola e fai riposare per altri 15 minuti.

Ora il riso è pronto per la cottura: mettilo in una pentola bassa e coprilo a filo con dell’acqua fredda. Metti in padella insieme al riso anche il pezzo di alga kombu, tagliuzzato in modo che rilasci i suoi aromi. Chiudi con il coperchio e non aprire la pentola fino a fine cottura. Quando il riso è giunto a bollore (te ne accorgerai dal vapore che esce dalla pentola), fai cuocere per 5 minuti, e poi per altri 10 (abbassando la fiamma). Infine, spegnerai il fuoco e farai riposare 10 minuti in pentola, sempre tenendo chiuso con il coperchio.

Mentre il riso cuoce, prepara il condimento del sushi: in un pentolino, fai scaldare (ma non bollire!) l’aceto di riso con lo zucchero e il sale. Mescola finché lo zucchero sarà sciolto, quindi spegni il fuoco e lascia raffreddare.

Togli ora il riso dalla pentola e versalo in una ciotola in legno, o anche in vetro o ceramica: l’importante è che non sia di metallo. Versaci sopra, a filo, il composto a base di aceto e mescola con un cucchiaio di legno, facendo attenzione a non rompere i chicchi. Il segreto è fare in modo che il riso si raffreddi velocemente: per farlo dovrai sventagliare sulla ciotola, o porre la stessa vicino a un ventilatore. Quando il riso è asciutto e a temperatura ambiente, coprilo con un canovaccio bagnato con acqua fredda e strizzato: serve a fare in modo che il riso non si secchi e sia ben lavorabile.

Ora puoi preparare i tuoi involtini: gli ingredienti, dal pesce agli ortaggi, vanno tagliati con molta precisione, in bastoncini. Preleva quindi una porzione di riso, stendila su un foglio di alga nori, disponici sopra un pizzico (ma solo un pizzico, perché è piccantissima) di pasta wasabi, il pesce o gli ortaggi. Non ti resta che arrotolare il tuo involtino, aiutandoti con le apposite stuoie di legno usate nella cucina giapponese.

Qualche dritta

Quando lavori il riso per formare gli involtini, bagna le mani con dell’aceto di riso e immergi nello stesso aceto anche la lama del coltello con cui taglierai i rotolini di sushi: ciò perché il riso giapponese è piuttosto appiccicoso e senza questi accorgimenti avresti problemi a lavorarlo.

Del sushi, dicevamo, esistono diverse varianti: fra le più note c’è l’hosomaki, un rotolino avvolto con alga nori all’esterno e dentro un solo ingrediente; il futomaki, ripieno con 4 ingredienti a scelta; e l’uramaki, dove l’alga è all’interno.

Per tutte le preparazioni, il pesce (se scegli di utilizzarlo) dev’essere freschissimo e trattato con gli appositi abbattitori.

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