Terremoto in Turchia e Siria: come aiutare i bambini orfani

Il terremoto in Turchia e Siria ha scosso la sensibilità di tutti, soprattutto per la violenza con la quale si è abbattuto e per le devastanti conseguenze sulla popolazione.
Ad essere distrutte sono state intere famiglie, con bambini ormai senza genitori che hanno bisogno di aiuto nella loro nuova condizione di orfani.

Invece di sentirsi impotenti di fronte a questo orrore è possibile dare il proprio contributo aiutando un bambino, ovviamente seguendo tutta la normativa in materia che di seguito andremo a illustrare.

Come spesso accade in queste situazioni drammatiche, in molti si sono offerti di aiutare i bambini proponendosi per l’adozione: ma partiamo subito dal presupposto che l’adozione in questo frangente non è prevista.

Il blocco delle adozioni in caso di emergenza

A tutti coloro che si offrono di “adottare un bimbo siriano” ricordiamo che in generale l’adozione è decisione che andrebbe sempre accuratamente ponderata: l’adozione stravolge la vita e non di un moto di compassione momentaneo, pertanto necessita di essere presa con la massima serietà sapendo di cambiare il proprio destino e quello di una persona sfortunata.

Inoltre, è bene chiarire che nei paesi in stato di forte emergenza solitamente le adozioni vengono bloccate per evitare la speculazione e soprattutto consentire al minore di crescere nel proprio Stato, anche a fianco di un parente lontano che possa fare le veci dei genitori che non ci sono più.

Inoltre, in una condizione di caos la verifica dei requisiti e della procedura potrebbe non essere stringente come al solito e pertanto si rischia di mettere in pericolo la vita del piccolo affidandolo a delle mani sbagliate. Infatti le adozioni sono interrotte sin dall’inizio della guerra in Siria, proprio per la difficoltà ad interfacciarsi con un soggetto istituzionale sicuro e affidabile in loco.

Il traffico di bambini è sempre in agguato e in passato si sono verificati episodi drammatici sotto questo punto di vista.

Cosa fare per aiutare la popolazione in Turchia e in Siria

Oltre a raccogliere viveri, vestiti e medicinali per le raccolte organizzate nel nostro paese, è possibile dare il proprio aiuto seguendo le indicazioni delle associazioni maggiormente attive nella regione colpita dal terremoto.

Ai.Bi. – Associazione Amici dei Bambini 

Il sito dell’Ai.Bi. è il miglior modo per informarsi sulla situazione delle adozioni internazionali. Proprio l’associazione che si occupa del tema, tiene a precisare che “di fronte a un’emergenza le adozioni, in genere, vengono bloccate“.

Quindi una donazione può essere un ottimo modo per dare il proprio contributo e permettere ai piccoli sfortunati di ottenere un pasto caldo e un ricovero in attesa della sistemazione definitiva.
È possibile fare un versamento dell’importo desiderato, usando l’IBAN IT40Z0306909606100000122477 e specificando come causale Emergenza Terremoto in Siria e Turchia.
Il secondo canale è quello del conto corrente postale 3012, intestato ad Amici dei bambini, con il proprio IBAN dedicato numero IT89R0760101600000000003012.

Unicef

L’Unicef è sempre una certezza quando si tratta di essere in prima linea per aiutare i più piccoli che si trovano in condizione di difficoltà.
Visitando la pagina dedicata alla raccolta fondi per il terremoto, si può donare direttamente dalla pagina, inserendo l’importo e la carta di credito e facendo un versamento istantaneo.

Caritas

La Caritas si è già mossa da giorni e ha deciso di destinare 500.000 euro per aiutare i bambini vittime del terremoto in Siria e Turchia.
Tramite il sito web puoi essere d’aiuto facendo un versamento e scegliendo poi di destinare il tuo 8×1000 proprio a questa istituzione.
È possibile donare anche tramite il conto corrente postale 347013 oppure attraverso gli iban dedicati che trovi sempre sulla pagina web.

Save The Children

Save the children non lascia mai soli i piccoli vittime di cataclismi o guerre e chiede a tutti di intervenire con un contributo da versare direttamente dalla pagina web.
Il ricavato verrà speso per il primo soccorso, il cibo e il ricovero, ma anche per garantire in seguito un futuro ai bambini e non intervenire solo nell’immediato per poi abbandonarli a loro stessi.

Non è possibile adottare un bambino turco o siriano rimasto da poco orfano, ma questo non significa che non sia possibile contribuire al suo benessere e fornire tutto l’aiuto di cui avrà bisogno nell’immediato futuro.

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