The Incubator, l’attrazione del luna park che ha salvato più di seimila neonati prematuri

The Strange Case of Dr. Couney: How a Mysterious European Showman Saved Thousands of American Babies” sembra il titolo di un romanzo di fantascienza. In realtà il libro, pubblicato recentemente, narra la straordinaria impresa del dottor Martin A. Couney, un europeo di origine ebrea che, agli inizi del Novecento, ha salvato la vita a circa 6500 neonati prematuri, rendendoli parte di un’attrazione turistica di un luna park.

The Incubator: esposizione avveniristica di incubatrici per neonati prematuri

Dreamland è stato il primo luna park degli Stati Uniti. Costruito a Coney Island nel 1903, ospitava al suo interno futuristici simulatori di battaglie, meravigliose giostre e spericolate montagne russe. Ma tra le luci e i colori di questo posto da sogno, si poteva scorgere anche un enorme cartello recante la scritta “All The World Loves a Baby”, un carismatico invito a visitare The Incubator, esposizione di pionieristiche incubatrici dove venivano collocati e curati bambini nati prematuri. Ideatore delle cullette termoriscaldate e della mostra era Martin A. Couney, un non meglio identificato dottore e inventore europeo, che esibiva i minuscoli bimbi vestiti con tutine extralarge e vistosi fiocchi al prezzo di 25 centesimi di dollaro ad ingresso.

Le incubatrici del dottor Couney hanno salvato circa 6500 neonati prematuri
Per la sua esposizione nel luna Park il dottor Couney venne accusato dalla comunità scientifica di cialtroneria e sfruttamento minorile; in realtà per quanto possa sembrare indelicato e sminuente far passare dei bimbi prematuri come attrazioni turistiche, The incubator può essere considerato il primo pioneristico “reparto di neonatologia” della storia e tra il 1903 e 1943 ha salvato circa 6500 neonati prematuri da morte certa. All’inizio del XX secolo infatti, bambini al di sotto dei due chili di peso erano considerati spacciati dalla nascita, poiché non c’erano ancora conoscenze e strumenti sufficienti per fornire loro cure adeguate. Si pensi che la prima incubatrice in un ospedale pubblico venne messa in funzione soltanto nel 1940 a Chicago.

Attestati di stima e riconoscenza da tutto il mondo per il dottore delle incubatrici
Il prezzo del biglietto richiesto al Luna Park serviva al dottor Couney per sostenere la costosa manutenzione delle incubatrici e per pagare le infermiere che monitoravano i bambini 24 ore su 24. Tra di esse c’era anche Hildegarde, figlia di Couney, che si unì volentieri all’attività del padre, essendo stata lei stessa una bimba prematura.
Nonostante i numerosi tentativi da parte degli accademici di far fermare l’attività, Couney aveva ricevuto la stima di molti medici, tra i quali Julius Hess (futuro padre della neonatologia moderna), con cui aveva stretto un rapporto d’amicizia fraterno e con cui aveva gestito l’esposizione di alcune incubatrici alla Fiera Mondiale di Chicago tra il 1933 e il 1934.
Soprattutto il dottore ancora oggi viene ricordato con estrema gratitudine da alcuni dei suoi pazienti ormai anziani o dalle loro famiglie. Emblematica l’intervista che due anni fa, poco prima di morire all’età di 96 anni, l’americana Lucille Horn ha rilasciato all’emittente radiofonica National Public Radio spiegando come porterà sempre nel cuore Couney per averle salvato la vita. Per lei e per gli altri migliaia di prematuri che ha curato, questo geniale pioniere passerà alla storia come lo “straordinario dottore delle incubatrici”.

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