Viva lo sport! Ma attenzione all’età del bambino

Il nostro organismo, è risaputo, ha bisogno di attività fisica per mantenersi in forma.

E lo sport fa bene non solo a livello fisico, ma anche mentale. È sinonimo di energia e premette di liberarsi dai pensieri negativi, di scaricare la tensione e riacquistare l’equilibrio psico-fisico ottimale. Ecco perché è bene iniziare a praticare un’attività sportiva fin da piccoli. Vediamo nel dettaglio i benefici e i consigli per i bambini a partire dai 2 anni.

Un’attività fisica continuativa e costante aiuta ad ossigenare l’organismo, a formare una corretta struttura e conformazione corporea riducendo il grasso e a sviluppare la muscolatura.

C’è da dire che nei primi due anni di vita, l’attività fisica dei bambini è sempre presente, con il gioco. I bimbi, infatti, sono sempre in movimento: è stimato che un quarto delle calorie introdotte da un lattante servono per l’attività fisica. E anche i neonati non stanno mai fermi: i movimenti incessanti di braccia e gambe fanno parte della loro quotidiana scoperta del mondo.

Uno dei primi modi per accostare i bimbi fin da piccolissimi allo sport può essere un corso di acquaticità, fin dal terzo mese di vita. Il nuoto, a partire dai tre anni, è uno degli sport migliori, perché completo e “naturale”. Altre attività adeguate ai 3 anni di età sono la ginnastica e la danza.

Si può iniziare a parlare di vera e propria attività fisica a partire dai 5/6 anni, con l’inizio della scuola elementare. A questo punto, può essere il bambino a scegliere quale sport fare in base ai propri gusti e alla predisposizione fisica. La parola d’ordine, però, dev’essere: divertimento! Solo se si diverte, infatti, un bambino può dirsi appagato e stimolato a ottenere risultati sempre migliori. Il genitore non deve in alcun modo forzare il proprio figlio.

Per le corporature più longilinee e snelle, sono adatti sport quali atletica, pallavolo, basket, canottaggio. I bimbi più bassi e tarchiati potrebbero eccellere in sport quali judo, karate o lancio del peso. In generale, però, i bimbi, almeno a quest’età prediligono gli sport di squadra, che ricordano il gioco, come calcio, basket o pallavolo.

Sarebbe bene far praticare almeno due sport contemporaneamente, diversificando i benefici di diverse attività sul corpo, ma ciò è possibile solo in rari casi, sia per mancanza di tempo e di strutture polivalenti, sia per l’incombenza economica sulle famiglie.

Gli sport “non simmetrici” quali ciclismo, tennis, scherma, sci da discesa, dovrebbero essere iniziati non prima dei 9/10 anni. A causa delle loro peculiarità, infatti, non sono considerati sport completi e necessiterebbero, quindi, un’integrazione con un’altra attività. Inoltre, in soggetti ancora in fase di accrescimento corporeo, potrebbero determinare squilibri strutturali.

A partire dai 12/14 anni si può pensare alla pratica di uno sport a livello agonistico.

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