Viviamo in un mondo iperconnesso, eppure un neogenitore su 3 si sente solo

Nonostante la tecnologia che ci circonda ci renda ormai sempre connessi, secondo un recente studio un neogenitore su 3 si sente solo.

Un terzo dei genitori si sente solo

Il Parenting Index è un nuovo studio che ha monitorato 8000 neogenitori in tutto il mondo in base a 8 diversi fattori. I risultati sono stati recentemente pubblicati e ne emerge che un genitore su 3 si sente solo, nonostante tutti ormai vivano in un ambiente iperconnesso.

Quest’ultimo è invece ragione di pressione, visto che aumentano la pressione sociale dei social e i consigli non richiesti su come crescere i propri figli.

Per il 31% dei genitori, sia mamme che papà, si sentono invece soli ad affrontare le responsabilità genitoriali, nonostante amici e parenti siano solo ad un click di distanza. Il progresso tecnologico risulta quindi essere più una fonte di ansia e pressione che un aiuto, almeno nei primi mesi di genitorialità.

La pressione sociale sui neogenitori

L’indagine è stata condotta durante la recente diffusione del Covid 19, fra ottobre 2019 e dicembre 2020, che ha aumentato la pressione sociale ma anche anche creato una nuova consapevolezza per fare rete con gli strumenti informatici.

Il Parenting Index verrà svolto ogni 2 anni e con la seconda tornata di dati si potrà verificare l’andamento dei parametri. Per ora emerge chiaramente che il sentimento principale negli 8000 neogenitori intervistati in 16 Paesi del mondo è l’ansia.

Ci si preoccupa della propria inadeguatezza come genitore, del social shaming, della necessità di scendere a compromessi e di dover rinunciare alle proprie abitudini, mentre un terzo degli intervistati, pari al 31%, ha dichiarato di sentirsi impreparato alle nuove sfide come genitore.

Neomamme e neopapà si sentono anche sempre più isolati, nonostante i propri conoscenti siano solo ad un click di distanza e raggiungibili in qualsiasi momento.

Parenting Index: la situazione in Italia

Per i neogenitori italiani fra le preoccupazioni principali ci sono le scelte da compiere per i bebè. Situazioni nuove come il parto e l’allattamento, la necessità di badare ad una nuova vita e la salute psico-fisica del bambino sono fra gli elementi a causare maggiore preoccupazione.

Non mancano però anche dubbi sul welfare e i diritti delle famiglie, con preoccupazioni che riguardano sussidi, agevolazioni, congedi parentali e adempimenti burocratici vari.

Insomma i neogenitori, in Italia come nel mondo, si sentono spesso inadeguati e sotto pressione per i modelli veicolati dai social, ma non si sentono anche più vicini ad amici e parenti che potrebbero raggiungere con i nuovi strumenti tecnologici ed informatici.

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