Wonder weeks: cosa sono e come determinano lo sviluppo cognitivo del bambino

La crescita del proprio figlio è per ogni genitore un’emozione indimenticabile. Il passaggio da neonato a bambino, l’assunzione di nuove proporzioni e fisionomie, sembrano avvenire in tempi così rapidi che non a caso si parla di “scatti di crescita”.

La ricerca di due studiosi olandesi sulle Wonder Weeks

Se i cambiamenti fisici durante i primi mesi di vita sono molti e improvvisi, altrettanto si può dire dei cambiamenti cognitivi e comportamentali. I ricercatori olandesi Frans Plooij e Hetty van de Rijt, dopo uno studio sperimentale durato ben 35 anni, sono in grado di spiegare i meccanismi dei cosiddetti “scatti dello sviluppo cognitivo”, in inglese chiamati wonder weeks.

Nei primi 20 mesi di vita avvengono dieci scatti dello sviluppo cognitivo

Avete mai avuto l’impressione che il vostro bebè da una settimana all’altra sembri più perspicace ed indipendente senza un apparente motivo? State assistendo a una di quelle che gli studiosi Frans Plooij e Hetty van de Rijt chiamano wonder weeks, ossia settimane prodigiose. Secondo una ricerca effettuata da questa coppia olandese, nei primi 20 mesi di vita di ogni bambino si susseguono dieci scatti dello sviluppo cognitivo nei quali si assiste a veri e propri cambiamenti di personalità. In ogni bambino periodicamente avvengono trasformazioni nell’encefalo e nel sistema nervoso che li portano ad essere più autonomi, perspicaci e ingegnosi.

Prima di ogni scatto cognitivo il bambino vive un periodo turbolento

Queste settimane prodigiose in cui lo sviluppo cognitivo del bambino progredisce in maniera repentina sono precedute da momenti di apparente insofferenza e regressione, denominati periodi turbolenti. In queste giornate particolari il bebè potrà avere crisi di pianto, fare capricci, rifiutare di mangiare, non voler cambiare il pannolino e avere inspiegabili problemi di insonnia. Segnali che solitamente preoccupano i genitori fino ad indurli a pensare che il proprio figlio abbia contratto qualche malattia. In realtà il sistema nervoso del bimbo si sta semplicemente preparando ad un nuovo scatto in avanti del proprio sviluppo cognitivo.

Scatti cognitivi e periodi turbolenti si possono prevedere attraverso un calendario

Sapendo che gli scatti dello sviluppo cognitivo sono dieci in totale e che si manifestano in tutti i bambini nei primi 20 mesi di vita, è facile stilare un calendario in cui annotare e prevedere sia le wonder weeks che i periodi turbolenti. È necessario far partire il calendario dalla data presunta del parto e non da quella effettiva poiché, come è noto, il cervello del feto inizia a svilupparsi già all’interno del grembo materno.

Inoltre bisogna tener presente che nei primissimi mesi i periodi turbolenti sono assai brevi (possono durare anche un solo giorno) per allungarsi man mano che il bambino cresce; verso il traguardo dei 20 mesi tali periodi possono durare anche cinque o sei settimane. Tenendo a mente queste precisazioni e stilando una sorta di calendario i genitori non dovranno più preoccuparsi dei comportamenti anomali del proprio figlio; anzi, potranno stargli accanto in maniera più serena e adeguata mostrando maggiore comprensione e proponendo attività divertenti e rilassanti.

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