Iscrizione all’anagrafe: come effettuarla?

Iscrivere il proprio piccolo all’anagrafe è, probabilmente, la prima procedura burocratica “emozionante” della vita da genitori. Si tratta, infatti, del primo documento formale del neonato, che ne attesta ufficialmente il suo ingresso nel mondo.

L’iscrizione all’anagrafe, stabilita dal d.P.R. n. 396/2000 (Regolamento per la revisione e la semplificazione dell’ordinamento dello stato civile), può avvenire secondo diverse modalità. In particolare, la dichiarazione di nascita (denominata anche denuncia) può essere presentata:

  • presso la Direzione Sanitaria dell’ospedale in cui il bambino è stato partorito entro tre giorni dalla nascita; in questo caso sarà premura dell’ospedale inoltrarla all’Ufficiale di Stato Civile del Comune indicato dai genitori;
  • presso l’ufficio di Stato Civile del comune in cui è avvenuto il parto, entro dieci giorni dalla nascita;
  • presso l’ufficio di Stato Civile del comune di residenza dei genitori, rispettando la medesima tempistica;
  • presso l’ufficio di Stato Civile di residenza della mamma, qualora sia diverso da quello del papà.

Contenuto della dichiarazione di nascita

La dichiarazione deve contenere tutte le generalità del neonato: nome, cognome, luogo e giorno di nascita e sesso. Inoltre, sarà necessario consegnare due fotografie del bambino. In tal modo sarà possibile formalizzare l’atto di nascita del piccolo.

Chi può effettuare la dichiarazione?

L’iscrizione all’anagrafe può essere effettuata da uno dei genitori, indifferentemente, nel caso in cui essi siano sposati. Se i due non sono legati da vincolo matrimoniale, ma hanno entrambi riconosciuto il piccolo, dovranno presentare insieme la denuncia di nascita. Se solo la madre ha riconosciuto il piccolo, sarà lei a dover provvedere alla dichiarazione; in questo caso il padre naturale non potrebbe farlo. Qualora sia la stessa genitrice a non riconoscere il figlio, sarà compito del Direttore Sanitario della struttura ospedaliera a provvedere alla denuncia, garantendo l’assoluto anonimato della madre.

Se la madre non è in grado di effettuare la denuncia personalmente, può affidare il compito ad un proprio incaricato, munito di regolare delega e di documento di identità.

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6 commenti

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  1. confermo che le foto non servono. la cosa più comoda è fare tutto in ospedale (solitamente c’è un apposito ufficio in reparto). bastano i dati dei genitori. le foto sono per la carta d’identità da richiedere in comune.

  2. Le fotografie non servono, serviranno casomai si voglia fare la carta d’identità dopo che il bimbo è iscritto all’anagrafe ma per la dichiarazione di nascita assolutamente no