Le ostetriche rispondono: allarme febbre, vita di coppia e primi gesti d’amore

Anche questa settimana Eleonora Como e Sonia Zanoni, le nostre ostetriche di “Mammalcentro“, rispondono alle domande delle mamme giunte in redazione. Le due ostetriche ci forniscono preziosi consigli per imparare a decifrare i significati della febbre, spesso confusa con altre patologie. Un piccolo spazio viene riservato al rapporto di coppia, inevitabilmente stravolto (ma mai troppo!) dopo la nascita di un figlio. Infine qualche piccolo consiglio sui primi gesti d’amore per una vita che nasce. 

Ciao ostetriche! Volevo avere qualche informazione sulle prime malattie esantematiche e sui loro sintomi (purtroppo manco di esperienza!) Ho un bimbo di 13 mesi che qualche mattina fa si è svegliato con la febbre a 39.5; sono stata in ospedale e mi hanno prescritto le supposte di Tachipirina, la febbre è scesa solo a 38.5 senza grandi miglioramenti. Volevo sapere se esiste qualche malattia sintomatica che viene con la febbre. È il primo figlio quindi prima esperienza!! Grazie mille!

Ben difficile rispondere in poche righe!

Prima di tutto perché queste domande sono il segno che in ospedale non sono state date le informazioni di base, come si dovrebbe, ai genitori e, in secondo luogo, nelle situazioni acute come questa, l’unica soluzione è avere una persona di fiducia competente a cui chiedere. Se non si vuole andare presso lo studio del pediatra o dell’ostetrica per evitare il contagio di altre persone, si deve poter chiamare e fissare un appuntamento individuale o una visita domiciliare. 

Mi sento di dire che i bambini hanno un sacco di risorse e che la febbre è un sintomo, e non una malattia, e deve sfogarsi. Solitamente non dura più di 3-4 giorni quest’alternanza o costanza di temperatura elevata (febbre), ma ciò non sostituisce il parere del pediatra competente di fiducia.

Salve a tutti.! Sono una madre di 23 anni. Mio figlio ha 13 mesi e da quando ho partorito non riesco a lasciarmi andare del tutto nei rapporti con mio marito. Qualcuno che ci è passata? Consigli?

Carissima, in realtà è una situazione molto frequente. Spesso il bimbo/a assorbe tante nostre energie e volentieri gliele dedichiamo. Contemporaneamente i compagni ci vorrebbero un po’ più per loro. Sicuramente è giusto crearci spazi, modi e tempi per riprendere la relazione a due, che è in cambiamento. 

Le occasioni più piacevoli e arricchenti sono quelle in cui ci si confronta tra mamme oppure tra papà nei gruppi dopo parto e di crescita dopo l’anno del bambino. Ne ha possibilità accanto a lei, nella sua realtà!? Potrebbe cercare ostetriche, educatrici o pedagogiste e psicologhe attente a queste tematiche nel suo territorio. Ci faccia sapere, a presto!

Buongiorno care ostetriche. A breve diventerò mamma: cosa devo sapere sui primi istanti della nascita del mio bambino?

Carissima, tra le cose più importanti da tenere a mente quando nasce un bambino, va detto che il piccolo non ha più il liquido amniotico a proteggerlo come quando era contenuto e coccolato nel ventre materno, quindi è anche esposto a temperature più basse. È importante, affinché non disperda calore, che venga asciugato. Altrettanto fondamentale è il modo in cui viene asciugato: con delicatezza e calma, usando teli morbidi, magari già utilizzati dai genitori, in modo tale che il bimbo possa riconoscere il profumo e il calore di mamma e papà. Ogni madre dovrebbe poter accogliere il suo bambino alla nascita, portandolo a sé e tenendolo a contatto con il suo corpo, così da scaldarlo, nutrirlo e contenerlo. La mamma (e anche il papà) potrà così fare sentire la voce al suo bambino, il profumo della sua pelle, il suo contatto e lui la (lo) riconoscerà: fisiologicamente è ciò che il bambino si aspetta di ricevere.

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