Paura del buio: che fare?

“Mamma, papà ho paura del buio”, è una delle frasi più ricorrenti che capita a tutti i genitori di sentire. Comporta pianti e proteste e la richiesta di avere una luce, anche magari in bimbi che fino a poche settimane prima non avevano mai manifestato questo problema.

In effetti si può dire che la paura del buio da parte del bambino, che arriva in genere tra i 2 e i 6 anni, fa parte del suo processo di crescita. Da neonato infatti, questa paura non esiste, il bimbo è abituato al buio, e può stare sveglio e tranquillo anche in assenza di luce. Ma quando cresce, iniziano le paure: essere abbandonato, sentirsi debole rispetto ad un mondo di adulti che gli dicono cosa fare e non fare. Il buio diventa un concentrato delle sue angosce, tanto più se ci sono tensioni in famiglia.

Ma come possiamo aiutare nostro figlio a superare questa fase?

  • Usando la pazienza: la paura del buio, non passa in un giorno. Serviranno mesi, forse anni: dobbiamo prenderci tutto il nostro tempo, perché non è possibile mettere fretta ai bambini nel superare un problema come questo.
  • Non costringiamolo  stare al buio: lasciamo accanto a lui una piccola luce che possa fargli compagnia magari a forma di animaletto o di stellina.
  • Non prendiamo mai in giro la paura del buio di nostro figlio: perché metterlo in ridicolo non è la soluzione ma potrebbe peggiorare la situazione.
  • Mai infine usare sistemi di premio ricatto per far sì che possa superare questa sua paura. Metterlo davanti ad esempio alla possibilità di non andare ad una festa per bambini perché lui ha paura del buio significa non riuscire ad affrontare nella maniera adeguata questo problema

Cosa fare allora se nostro figlio ha paura del buio? Empatizziamo la situazione: raccontiamo le nostre esperienze se abbiamo sofferto da piccoli dello stesso problema, usiamo favole e giochi per esorcizzare questa paura.

Un’idea potrebbe essere fargli disegnare su di un foglio le cose che lui pensa ci siano nel buio.

Se però questo problema sussiste anche dopo i 6-7 anni, potete parlarne con il pediatra per evidenziare l’eventuale causa.

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