In poche ore ha conquistato gli utenti di Facebook il post di una mamma per aiutare le sue figlie a sentirsi bene con qualsiasi tipo di vestito.
Vestirsi per piacere a sé stesse e non agli altri
Jessica Martin-Weber e suo marito hanno una pagina su Facebook molto popolare, si chiama Beyond Moi. In questo spazio scrivono le loro riflessioni sulla genitorialità, sulla sessualità e sugli eventi che si trovano ad affrontare quotidianamente in famiglia. In un recente post la mamma ha voluto lasciare un insieme di linee guida per aiutare le sei figlie femmine a vestirsi in modo tale da sentirsi bene e a proprio agio. Non bisogna scegliere un outfit in base alla moda del momento o per far piacere agli altri, ma solo per star bene con sé stesse.
Il post di una mamma e le linee guida sull’abbigliamento
Jessica spiega che le sue figlie rispettano il dress code a scuola, ma per il resto possono vestirsi come preferiscono. Le incoraggia a porsi sei domande pratiche sulle proprie scelte di abbigliamento, nessuna delle quali ha a che fare con l’idea mutevole di “morale” di qualcun altro:
- Puoi partecipare alle attività che dovrai svolgere senza doverti preoccupare dei vestiti che indossi?
- È un abbigliamento adeguato al clima?
- I vestiti che indossi risulteranno fuori luogo in quel contesto oppure comunicheranno rispetto per il luogo in cui ti trovi e per le persone con cui sei, in base alle norme sociali di quell’ambiente? (Pensa a un concerto di musica classica rispetto a un concerto rock, a un funerale, a un matrimonio, oppure all’andare al cinema rispetto ad assistere a uno spettacolo teatrale).
- TU ti senti a tuo agio con le parti del tuo corpo che sono scoperte e che altri potrebbero notare? E, pur non essendo responsabili delle azioni altrui, come ti sentiresti se qualcuno facesse un commento a riguardo?
- Puoi dirmi cosa ti ha ispirato nella scelta di questo outfit e cosa pensi che esprima di te e comunichi agli altri?
- I tuoi genitali sono adeguatamente protetti e al sicuro da danni accidentali o da esposizioni involontarie?
L’abbigliamento, la morale e la cultura dello stupro
Jessica poi spiega perché colpevolizzare le ragazze per come si vestono non è solo una pratica superata e sessista, ma è anche dannosa.
«Quando da adolescente ho subito una violenza sessuale, mi sono vergognata di dirlo a qualcuno anche perché indossavo qualcosa di più aderente e mi sono data la colpa per ciò che era successo», scrive. «Pensavo: se solo non avessi indossato quei vestiti, non sarebbe successo. Poco importa che fosse il mio ragazzo e che sia successo più volte, indipendentemente da cosa indossassi».
Imporre questi standard di “modestia” alle ragazze e alle giovani donne distrugge la fiducia in se stesse, perpetua la falsa idea che indossare certi abiti significhi cercare attenzioni e, cosa ancora più grave, contribuisce alla cultura dello stupro. Se indossi vestiti che mostrano la pelle, allora “te la stai cercando”.
Sotto il suo post qualcuno infatti ha condiviso questo commento, riferendosi al passo dal Vangelo secondo Matteo 5, 27-32:
La mia storia biblica preferita è quando invece di dire alle donne di vestirsi in modo modesto, Gesù dice ai suoi seguaci di evitare la lussuria cavandosi gli occhi.
L’abbigliamento castigato per Jessica è un modo di pensare profondamente sbagliato e, come sottolinea Jessica, un molestatore o uno stupratore farà del male indipendentemente da ciò che indossi. E poi userà il tuo modo di vestire per giustificare le proprie azioni.
Jessica afferma di non pentirsi affatto della sua decisione e aggiunge: «…non schiacceremo la loro autonomia e mostreremo loro il rispetto che meritano come individui, un rispetto che non dipende da ciò che indossano, ma dalla loro dignità di persone». La morale del suo post è chiara: le persone vanno rispettate per quello che sono non per quello che indossano.
Fonte immagini: Facebook





Non solo il vestire ,deve essere per se stessi ,ma la vita! Ogni cosa che si fa per il piacere di farla ,senza dare “scandalo inutile” ,farlo prima di tutto per se stessi….. (Mio pensiero opinabile)
Sono pienamente d’accordo!!!!