Zanzare: quali prodotti si possono usare sui bambini?

Con l’arrivo della bella stagione si ripresenta puntuale il problema delle zanzare ma, quando in casa è presente un bambino, occorre prendere immediati provvedimenti per proteggerlo dalle punture di questi fastidiosi insetti.

La regola chiave è quella di affidarsi a soluzioni e prodotti efficaci ma rispettosi della delicata cute del bambino.

Se, al contrario, la zanzara ha già fatto danni, con qualche pomata adatta e dietro prescrizione del pediatra, il fastidio e l’arrossamento fanno velocemente dietro front.

Come proteggere i bambini dalle zanzare: prevenzione

Per ridurre al minimo il rischio di punture nei più piccoli, è fondamentale adottare alcune misure preventive che rendano l’ambiente domestico meno ospitale per le zanzare.

Una delle prime precauzioni consiste nel schermare la zona notte con zanzariere: nel caso dei neonati, è consigliabile applicarle direttamente alla culla, mentre per i bambini più grandi è utile montarle alle finestre della camera da letto, creando una barriera fisica efficace contro gli insetti.

Se i bambini trascorrono del tempo all’aperto, ad esempio in terrazza o in giardino, è importante verificare con regolarità che non vi siano ristagni d’acqua in sottovasi, secchi, giochi o piccole depressioni del terreno: l’acqua stagnante rappresenta infatti l’habitat ideale per la proliferazione delle zanzare.

Anche l’abbigliamento può contribuire alla protezione: meglio scegliere indumenti in fibre naturali come cotone o lino, preferibilmente di colore chiaro, poiché sembrano attrarre meno questi insetti rispetto ai tessuti scuri o sintetici.

Infine, è bene evitare l’uso di spray o prodotti chimici potenzialmente dannosi, soprattutto nei bambini più piccoli che tendono a toccarsi il viso o a portarsi le mani alla bocca. Meglio preferire soluzioni approvate per l’uso pediatrico, sempre seguendo le indicazioni del proprio pediatra.

Prodotti per bambini alle essenze naturali: non sempre sono efficaci

La prima regola consiglia di non affidarsi a cosmetici di scarsa efficacia e privi di qualsiasi affidamento ma esclusivamente a prodotti etichettati con la dicitura “Presidio medico chirurgico” e relativo numero di autorizzazione da parte del Ministero.

Attenzione anche ai prodotti definiti naturali perché non vanno automaticamente considerati come sicuri e privi di effetti collaterali. Non sempre sono innocui e spesso sono meno efficaci dei repellenti chimici.

Proprio l’uso di prodotti anti-zanzara dedicati all’infanzia e con formule naturali all’essenza di geranio o di citronella non possiedono buone doti antirepellenti, con il risultato che il bambino si ritrova martoriato dalle punture di zanzara. Possono magari essere utilizzati per periodi brevi ma senza trattare mani o i pedini che, se portati alla bocca, potrebbero portare all’ingestione del prodotto.

Diversificare i prodotti anti-zanzara in base all’età del bambino

Per i più piccoli fino ai 3 mesi d’età è meglio evitare l’impiego di qualsiasi prodotto da vaporizzare o spalmare sulla pelle. Un’eccellente soluzione è quella di affidarsi a barriere fisiche in stoffa o in rete da sistemare sulla culla o sulla carrozzina, così come alle tradizionali zanzariere alle finestre.

Nella fascia temporale che va dai 3 mesi fino ai 2 anni l’unico principio attivo ritenuto efficace è il citrodiolo, contenuto in alcuni prodotti normalmente in commercio anche nei supermercati. Una rapida occhiata all’etichetta del prodotto consente di verificarne la presenza nella formula dell’antirepellente. Ha un’efficacia non altissima ma è bene accontentarsi.

Dai 2 anni fino ai 12 anni i prodotti antizanzara ideali sono quelli a base di icaridina mentre, oltre i 12 anni, il Deet è il principio attivo di maggiore efficacia. Ancora una volta, in entrambi i casi, andrà consultata la formula sull’etichetta. Per un uso all’aperto rimangono ottime le spirali antizanzara o le piastrine elettriche.

Zanzare: i prodotti dopo puntura

Per dare sollievo a prurito e arrossamento serve una crema antistaminica, che impedisce che il bambino si gratti con il rischio di procurarsi lesioni che potrebbero infettarsi.

Le creme al cortisone sono invece da evitare. Se le punture sono presenti su zone delicate come occhi o labbra è consigliato l’uso di colliri o gocce antistaminiche per bocca.

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