Elio cameriere per una sera da PizzAut: così sensibilizza sull’autismo

Elio di Elio e le Storie Tese cameriere per una sera da PizzAut, il primo ristorante in Italia gestito da ragazzi autistici. Una mossa a sorpresa quella del cantante, volta ad utilizzare la propria immagine per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’autismo.

Argomento che peraltro lo stesso Elio conosce da vicino, essendo genitore di un ragazzo autistico. Da qui la volontà di spendersi in prima persona per promuovere l’inclusione, nel mondo del lavoro ma più in generale nella società, di tanti ragazzi dotati di una marcia in più.

Elio versione cameriere al PizzAut

Inutile dire che quando l’altra sera gli avventori del locale situato a Cassina De’ Pecchi si sono trovati Elio nei panni del cameriere la sorpresa è stata grande. Lui dal canto suo ce l’ha messa tutta per apparire il più professionale possibile, stando attento a fornire un servizio all’altezza di quello offerto dai suoi colleghi autistici.

Rapidità, cortesia, attenzione alle richieste dei clienti: per riuscire nell’impresa Elio si è fatto aiutare anche dai suoi due figli, Dante ed Ulisse, gemelli che dal padre hanno ereditato l’ironia, la prontezza di spirito e la sensibilità.

Elio cameriere e l’idea del volontariato

A raccontare come tutto ha avuto inizio è stato Nico Acampora, fondatore del PizzAut e a sua volta genitore di un ragazzo autistico.

La prima volta Elio è stato al ristorante in qualità di cliente, la volta successiva ha pensato bene di calarsi nei panni del cameriere. Un volontariato che ha avuto il merito non solo di animare la serata, ma anche di garantire un bonus di visibilità a questa bella iniziativa all’insegna dell’inclusione.

Tutto è studiato alla perfezione per aiutare i ragazzi autistici a svolgere il proprio lavoro: da un tablet speciale che consente di prendere le comande dei clienti con maggiore agilità, passando per un mobilio con angoli smussati, un’illuminazione diffusa, un forno a nastro che elimina l’assillo dei tempi di cottura e altri accorgimenti. Insomma un esperimento riuscito che promette di essere riprodotto anche nel resto d’Italia.

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