Tra gli adolescenti cresce l’uso di psicofarmaci, gioco d’azzardo e sigarette elettroniche

6 novembre 2025 –

Il nuovo report ESPAD Italia 2024, curato dai ricercatori dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), ha coinvolto oltre 20.000 studenti tra i 15 e i 19 anni di tutta Italia, analizzandone consumi, abitudini e comportamenti a rischio.

Il quadro che ne emerge è complesso e, per certi versi, preoccupante: una trasformazione molto rapida dei consumi dei giovani e delle loro dipendenze, soprattutto l’aumento di psicofarmaci senza prescrizione, nicotina e il gioco d’azzardo online.

Psicofarmaci senza prescrizione: un fenomeno in crescita tra i giovanissimi

Secondo il report ESPAD Italia 2024, intitolato “Sotto la superficie. Le nuove sfide dell’adolescenza tra rischi e quotidianità”, l’uso di psicofarmaci senza prescrizione medica riguarda circa il 12% degli studenti nell’ultimo anno (16% tra le ragazze e 7,5% tra i ragazzi). Tra i farmaci presi in considerazione dallo studio ci sono quindi: farmaci per il tono dell’umore, per il controllo del peso, per il sonno e infine per aumentare l’attenzione e tenere sotto controllo l’iperattività.

Tra le motivazioni all’uso, riportate dagli stessi ragazzi ci sono:

  • migliorare la performance scolastica (specialmente farmaci per l’attenzione)
  • controllo dell’umore o dell’ansia
  • miglioramento dell’aspetto fisico, perdita di peso
  • auto-medicazione per dormire o rilassarsi

L’altro aspetto che preoccupa molto, è la modalità di reperimento, visto che questo tipo di prodotti, non essendo illegali, sembrano facilmente reperibili anche senza ricetta:

  • il 42,3% dei ragazzi riferisce di potersi procurare i farmaci a casa propria.
  • via Internet circa il 28,2%.
  • per strada circa il 22,2% (microspaccio)

Psicofarmaci pericolosi quanto le altre sostanze psicoattive

L’altro punto problematico è la percezione del rischio: i ragazzi sembrano sottovalutare i rischi associati all’uso senza prescrizione degli psicofarmaci. I rischi maggiori sono simili a quelli legati ad altre sostanze psicoattive: dipendenza, alterazione della coscienza, somministrazione senza diagnosi, uso combinato con alcol o altre sostanze, possibili effetti neurologici o cognitivi.

Come spiega la dottoressa Sabrina Molinaro, ricercatrice del CNR, proprio il mix tra psicofarmaci e alcol rappresenta un pericolo serio e spesso sottovalutato: «Quando queste sostanze vengono assunte insieme – spiega – l’effetto drogante si amplifica, esponendo i ragazzi agli stessi rischi legati all’uso di droghe illegali».

Negli ultimi anni, aggiunge la ricercatrice, tra i giovani si è diffusa la moda del Rivotril, una benzodiazepina utilizzata impropriamente per “staccare la mente”. «Assunta con l’alcol – avverte Molinaro – provoca una sorta di spegnimento totale del cervello. Molti adolescenti cercano proprio questo: una pausa dal dolore, un modo per dimenticare le difficoltà tipiche della loro età».

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Fortunatamente non stiamo assistendo ad un’epidemia di oppioidi, come è successo negli Stati Uniti con il Fentanyl, ma non bisogna trascurare l’impatto anche di questi farmaci, soprattutto se usati senza una prescrizione medica.

Altri rischi emergenti: fumo elettronico, gioco d’azzardo e consumi “nuovi”

Il fumo tradizionale tra i giovani lascia spazio a dispositivi a base di nicotina: circa il 40% degli studenti dichiara di utilizzare sigarette elettroniche o tabacco riscaldato.

Intanto il gioco d’azzardo raggiunge livelli record: quasi 6 ragazzi su 10 lo hanno provato, e l’11% presenta un profilo di gioco “a rischio” o “problematico”.

Le regioni italiane mostrano differenze rilevanti: al Nord prevale l’uso di psicofarmaci senza prescrizione, al Centro più sostanze come cannabis/cocaina, al Sud più sigarette tradizionali.

Come afferma la ricercatrice Sabrina Molinaro del Cnr-Ifc, sta diminuendo il consumo delle classiche sostanze illegali, ma ci sono nuove dipendenze, che derivano dalla tecnologia, come il gioco d’azzardo online e le sigarette elettroniche.

Perché è importante parlarne e cosa può fare la famiglia

In quanto genitori, è fondamentale riconoscere che i rischi della nostra epoca non sono più solo “sigaretta, alcol, cannabis”, ma nuove modalità: pillole prese senza prescrizione, lo svapo di nicotina, gioco online, e la ricerca di soluzioni rapide per gestire emozioni negative e ansia da prestazione.

Ecco da genitori cosa possiamo fare:

  • Dialogo aperto : cerchiamo di creare uno spazio in cui l’adolescente possa parlare di ansie, difficoltà, e in cui possa parlare delle sue emozioni. Spesso i motivi sono “fare meglio”, “dimagrire”, “essere accettati”.
  • Educazione al corretto uso dei farmaci: cerchiamo di spiegare che “farmaco” non significa innocuo, soprattutto se senza prescrizione e senza supervisione.
  • Controllo dei farmaci che abbiamo in casa: dobbiamo verificare che non ci siano farmaci facilmente reperibili, che non vengano presi “per curiosità” o “per dormire meglio”.
  • Osservazione: cerchiamo di non sottovalutare segnali come il calo del rendimento scolastico, cambiamenti del sonno, uso di dispositivi online o il gioco d’azzardo, l’isolamento sociale. Possono tutti suggerire situazioni di vulnerabilità e non andrebbero ignorati.
  • Collaborazione con scuola: la prevenzione richiede alleanze tra scuola, famiglia, medici, psicologi.

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