All’esame di maturità assieme al figlio da allattare

La ventiseienne Silvia Bosetti ha affrontato il proprio esame di maturità con un accompagnatore davvero speciale, ovvero il figlioletto nato lo scorso 19 giugno. La giovane donna, che ha frequentato un corso serale per conseguire il diploma, ha dovuto rinviare l’esame scritto di italiano di due settimane, essendo nel frattempo impegnata a dare alla luce il suo primo bambino.

La poppata delle 11.00

A supportare la neomamma c’era l’inseparabile nonna Rosaria che, mentre Silvia era impegnata nella stesura del tema (ha optato per la traccia relativa al progresso e alla tecnologia), ha badato amorevolmente al proprio pronipotino. Quest’ultimo, intorno alle 11.00, ha reclamato una poppata, ma per il resto non ha creato alcun tipo di disagio all’interno dell’Istituto professionale di  Quarto Oggiaro.

“Non è stata una passeggiata”

Silvia ammette che frequentare la scuola serale durante la gravidanza non è stata una passeggiata, dovendosi dividere tra impegni scolastici e analisi diagnostiche. Ma alla fine ce l’ha fatta e può dirsi fiera di sé, con un diploma in tasca e uno splendido neonato tra le braccia

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40 commenti

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  1. Ho fatto l’esame di abilitazione da architetto con il mio cucciolo nella pancia…il giorno della prova pratica è stato bravissimo,zero nausee…ho recuperato il giorno dopo con tante nausee e vomito 😂😂

    • Non ci trovo niente di strano.. Ci sono le scuole serali per adulti. Sono persone che hanno interrotto gli studi da giovane. Io ho fatto le serali avevo gente che doveva prendere la maturità a 30 40 55 anni 😊

  2. Mio figlio aveva quattro mesi quando ho sostenuto la maturità,non era con me all’esame,ma durante le lezioni,alla ricreazione correvo a casa per allattarlo.al mio pranzo dei cento giorni era con me e aveva appena 2 settimane😍😍😍.ora è un bambino di 10 anni intelligentissimo e bellissimo.non immagino la mia vita se avessi fatto una scelta diversa.ora siamo in 5❤️❤️❤️

  3. E vai,scatenatevi con i vostri commenti,criticone!questa ragazza è un esempio,non penso abbia bisogno di un po’ di notorietà.ha fatto una scelta:allattare,che è il più grande gesto d’amore che una mamma,una donna possa fare!

    • Stai calmina cara,su quello non c’è dubbio.sta di fatto che chi non allatta per scelta o per qualsiasi altro motivo tante cose non le può capire.non ci può arrivare.come la scelta di questa ragazza che non ha rinunciato a farlo nemmeno durante l’esame di maturità!

    • Oggi come oggi allattare è una scelta.comporta determinazione e sacrificio.sì,sacrificio perché è faticoso,pesante,doloroso.perché devi farlo solo tu e non puoi delegare nessuno né di giorno,né di pomeriggio e né di notte.per me questa è una grandissima scelta e i benefici da parte e parte sono innumerevoli.fiera di averlo scelto,di non essermi scoraggiata nonostante i tanti problemi iniziali!

    • Cecilia Laginestra ma Perfavore!!! Non poteva allattare mezz’ora prima!!!! Mi pare proprio che si stia esagerando con questo allattamento. A me è diventato antipatica la cosa più naturale del
      Mondo

    • Cecilia Laginestra ma come, prima dici che ci dobbiamo scatenare e poi “calmina”? 😂😂 Sappi che allattare è una scelta e la cosa ridicola sta nel dire che rappresenta il più grande gesto d’amore di una mamma. Te lo dice una che ha allattato e che non vuole passare per Gesù Cristo per questo. L’articolo parla di una persona che poteva serenamente fare poche scene pur allattando.

    • Ho partorito, ho fatto un cesareo, ma ero in piedi dopo 12 ore… Dopo 4 giorni il dolore non lo sentivo, o meglio lo sentivo ma attraversavo lo stesso tutto l’ospedale per andare da mia figlia in tin… Perché ci tenevo. Io addirittura avrei rimandato avendo scadenza in concomitanza con gli esami.. Ma almeno così si toglie il pensiero e si può dedicare al figlio. Ho visto ragazzi chiedere la dimissione temporanea per gli esami, con la mascherina e in aula a parte pur di farli… Nulla di paragonabile ad un parto…

    • Ognuno (a) fa ciò che si sente. Ho amiche che due giorni dopo il parto hanno rivoltato casa, cucinato per 6 e lavato tutto ciò che avevano usato in ospedale.
      Io, invece, ero uno straccio.. e lo sono stata per qualche settimana..

    • Ilaria Liut non siamo tutti uguali…le cose non vanno per tutti allo stesso modo. …la ripresa non è la stessa…la reazione e le conseguenza del parto idem….sono felice per te.
      Io per esempio, che ho un’attività, sarei dovuta tornare al lavoro subito dopo…ho partorito il 28maggio. Ho lavorato fino il 27…parto indotto per mancanza di liquido..37 ore di travaglio con ogni tipo di manovra nel mezzo per finire con taglio cesario d’urgenza…anche io poche ore dopo ero in piedi…sono una donna forte…ma appena tornata a casa ho avuto un crollo…mai successo in 35 anni di vita di ritrovarmi in quello stato.
      Ho accettato, passato e sto cercando di superarlo…
      Per oltre 20 giorni non mi sono mossa di casa…

      Ognuno di noi è diversa. ..perché non cerchiamo di capire l’altro invece di giudicarlo o di paragonarlo a noi?
      Così facendo la vita sarebbe sicuramente più bella, più semplice e più rispettata!

      Buona giornata