Bambini e coronavirus: la pandemia sta cambiando i rapporti di amicizia

La pandemia ha stravolto le nostre abitudini, i nostri ritmi e tutti i rapporti che abbiamo con le altre persone della nostra vita. A risentire in modo piuttosto profondo di questi effetti sono anche e soprattutto i bambini. Socializzare e mantenere rapporti con altri coetanei è diventato infatti molto complicato e a tratti quasi impossibile. Distanziamento sociale, mascherine, didattica a distanza e chiusure più o meno vincolanti imposte per mantenere sotto controllo la curva del contagio hanno segnato in modo molto evidente i rapporti di amicizia dei bimbi.

La nuova socialità dei bambini

Gli specialisti hanno parlato di una nuova normalità nei rapporti sociali che portano avanti i bambini in questo terribile momento di pandemia. Ogni individuo normalmente necessita infatti di una serie di rapporti più o meno intensi e personali con figure esterne al chiuso nucleo familiare. Questi rapporti infatti permettono di sviluppare sensazioni e atteggiamenti di cooperazione, trattativa, vincolo e anche scontro in alcuni casi. Da qualche mese ormai questa vita sociale dei bimbi è stata completamente stravolta e vincolata alla sola dimensione familiare e di vicinato. Le distanze sociali e l’avvento sempre più importante delle connessioni virtuali hanno sottratto alle amicizie dei bambini quel carattere di purezza e quella dimensione diretta difficilmente ripetibile davanti ad un pc.

Contatti virtuali per tutti i bimbi e aiuto dei genitori

Le nuove interazioni abituali che i bambini stanno portando avanti sono di carattere digitale e avvengono a rigorosa distanza fisica. Era infatti il mondo della scuola abbinato a quello delle attività sportive ed extracurricolari di svago quello che consentiva ad ogni bambino di costruirsi amicizie e rapporti diretti con altri bimbi più piccoli e più grandi. Ora sono invece le classi virtuali e le più famose piattaforme digitali appositamente pensate per chiamate e messaggi i nuovi ambiti in cui i bambini devono creare relazioni, che poco hanno di naturale e genuino.

Questo modo di comunicare per i bambini è meno spontaneo ed intenzionale e dà perciò esito ad amicizie più artificiali. Come sottolineato nelle sue ricerche dalla dottoressa in psicologia dello sviluppo adolescenziale Hannah Schacter questo nuovo tipo di interazioni sociali nei bambini può avere delle ricadute negative. In particolar modo aumenta drasticamente il rischio di depressione ed angoscia che un’amicizia a distanza non può riuscire a ridurre e colmare.

Ogni bambino in questa situazione rivoluzionata di pandemia perde tante opportunità di relazioni fisiche e dirette coi suoi compagni di scuola. Devono necessariamente essere i genitori a dare una mano a mitigare questo vuoto sociale. Il supporto di mamma e papà non può infatti mancare perché pur non sostituendo l’amicizia con un coetaneo può contribuire tantissimo ad incoraggiare e sostenere un giovane. Soprattutto aiutare i bambini a verbalizzare la solitudine, i loro sentimenti può evitare che si tramutino in tristezza e senso di vuoto, così come agevolare il rapporto e la collaborazione tra fratelli, che non sempre sono così idilliaci.

Non spaventatevi se tornano in auge uno o più amici immaginari, accoglieteli permettendo ai vostri figli di parlare di loro… in realtà stanno parlando di sè e delle proprie esigenze.

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