Bambini e problemi alla vista: la parola all’oculista

Problemi di vista, vizi di refrazione, congiuntiviti e patologie possono far sorgere dubbi e preoccupazioni nelle neo mamme, per questo è fondamentale tenere monitorati gli occhi dei piccoli e pensare a visite oculistiche fin dai primi anni d’età. Ne abbiamo parlato con il dottor Raffaello Tidore, oculista di MioDottore.

Come possiamo accorgerci che un bambino ha problemi alla vista? C’è qualche test o esercizio che possiamo utilizzare?

Non è semplice capire se esistano problemi di vista, soprattutto sotto l’anno di età.

Dopo l’anno ci sono alcuni campanelli d’allarme che potrebbero aiutare, ad esempio: avvicina molto gli oggetti al viso? Sembra che un occhio vada verso il naso o verso l’esterno? Tiene la testa inclinata su una spalla? Questi alcuni segnali che vanno interpretati e discussi con il pediatra e in seguito con l’oculista.

Miopia, astigmatismo, ipermetropia: da che età possono comparire questi problemi? Si tratta di disturbi che possono avere natura ereditaria?

Si chiamano vizi di refrazione e possono presentarsi alla nascita o nel corso dello sviluppo del bambino. La maggior parte dei disturbi visivi può avere una natura ereditaria (ad esempio se entrambi i genitori portano gli occhiali).

Parliamo di neonati: quali sono gli aspetti da controllare alla nascita? Come comportarsi se il piccolo ha il dotto lacrimale ostruito? 

Lo sviluppo della vista è estremamente importante, infatti i controlli vengono effettuati di prassi e in automatico in ospedale nelle prime ore di vita.

Nei primi mesi il genitore può provare a rispondere a queste domande per comprendere se tutto procede correttamente: fissa il viso di mamma e papà? Segue gli oggetti con lo sguardo?

La “stenosi, ostruzione del dotto lacrimale, è una condizione relativamente frequente, se l’occhio è particolarmente bagnato come se lacrimasse troppo, è probabile che ci sia ostruzione e ristagno che crea secrezione e infiammazione. Mantenere sempre pulito il naso può aiutare a limitare il ristagno di muco nell’occhio, anche praticare un massaggio dall’alto verso il basso, dall’occhio lungo il nasino, è efficace per liberare l’ostruzione.

Quali sono le principali cause della congiuntivite? In quali casi possono bastare rimedi naturali? 

La congiuntivite è un’infiammazione e/o infezione del tessuto trasparente che riveste l’esterno del bulbo e le palpebre.

Le cause più frequenti sono legate a batteri circolanti nell’aria o trasmessi per contatto diretto (es. mani sporche negli occhi). Data la natura varia (batterica, virale e immunologica), vanno diagnosticate dal medico specialista e trattate con farmaci adeguati.

A che età sarebbe meglio portare il bambino alla prima visita dall’oculista? Ogni quanto ripeterla?

Secondo le linee guida, i bambini tra i 3 e 4 anni devono essere visitati dall’oculista, sarà lui a consigliare un controllo periodico che, se non ci sono particolari disturbi, potrebbe essere intorno ai 6 anni, in coincidenza della scolarizzazione del piccolo

Visita oculistica e ortottica: che differenze ci sono? 

La visita oculistica permette di verificare l’eventuale presenza di malattie, mentre quella ortottica misura l’entità del disturbo. Ad esempio, l’oculista può diagnosticare una cataratta congenita o uno strabismo e consiglierà la visita ortottica (tecnica) per misurarlo.

In cosa consiste la prima visita di controllo? Come possiamo preparare il bambino per renderla più semplice?

La prima visita oculistica è un momento importante, ma può essere reso divertente e giocoso grazie alla collaborazione dei genitori, un momento di confronto alla scoperta di nuove abilità.

Strabismo e occhio pigro sono due situazioni piuttosto diffuse: quando preoccuparsi? Esistono esercizi in grado di correggere il problema?

L’ambliopia (occhio pigro) nega il vedere correttamente e fornire le giuste informazioni al cervello, che esclude le immagini che arrivano da quell’occhio. Il controllo oculistico è l’unico modo per scoprirla e intervenire subito.

Lo strabismo può associarsi all’occhio pigro, se gli occhi sono storti, il bambino va corretto con gli occhiali. Inoltre, esistono microstrabismi che emergono nel corso della visita. Lo strabismo diventa problematico durante l’apprendimento, alcuni difetti come l’ipermetropia spesso associata a strabismo, rendono difficile scrittura e lettura.

Gli esercizi ortottici possono aiutare nel movimento degli occhi, ma solo dopo un’adeguata correzione con occhiali.

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