Bambino disabile non può partecipare alla gita: i suoi compagni rinunciano per solidarietà

I bambini abruzzesi sono protagonisti di un bel gesto di solidarietà: un’intera classe di quarta elementare rinuncia a proseguire la gita per non lasciare solo un compagno disabile.

Bambini? Niente affatto!

Un’autentica lezione di vita arriva da una classe di quarta elementare della provincia dell’Aquila. I bambini erano in gita scolastica a Roma e avevano appena visitato la celebre mostra di Van Gogh presso Palazzo Bonaparte.

Sono risaliti sul bus insieme ai loro accompagnatori per spostarsi in un’altra zona della Capitale quando, al momento di scendere per la nuova visita culturale, la pedana che permette la discesa dei disabili dal pullman si è bloccata.

Nonostante gli sforzi dell’autista e del personale docente la pedana non riesce a funzionare. A questo punto l’intera classe decide di non scendere dal mezzo pur di non lasciare solo il compagno affetto da disabilità.

Un gesto di condivisione unanime che ha destato profonda ammirazione da parte di tutti. Spesso i bambini si dimostrano più maturi di tanti adulti.

Si parla tanto di solidarietà, i bimbi agiscono

Il gesto, fantastico nella sua semplicità, ha gettato un seme di speranza nel senso civico delle nuove generazioni.

Sull’episodio ha voluto dire la sua la Professoressa Isabella Corvino dell’Università di Perugia, docente di sociologia:

Si parla spesso di casi di bullismo ed emarginazione all’interno delle scuole italiane, qui, per fortuna, siamo di fronte a una ventata di aria fresca. La scuola dovrebbe formare cittadini responsabili e questa classe di giovanissimi ha dimostrato che, forse, il futuro non è così nero come certe volte siamo portati a pensare. E’ proprio una lezione di umanità fraterna quelli degli scolari abruzzesi; spesso le istituzioni scolastiche si concentrano sull’apprendimento delle competenze da parte degli alunni, trascurando la formazione di individui empatici ed attenti ai bisogni degli altri. Propongo un 10 in condotta collettivo per tutta la classe.

Una bella storia contemporanea da divulgare!

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