Belgio: diplomato a 8 anni, ora lo aspetta l’università

Ha fatto il giro del mondo la storia del piccolo Laurent Simons, 8 anni, dal Belgio, che qualche tempo fa ha conseguito il diploma di maturità insieme a dei ragazzi di dieci anni più grandi di lui perché “troppo intelligente”.

Il piccolo Laurent avrebbe un Quoziente Intellettivo di oltre 140, ovvero oltre la soglia necessaria per essere considerato un genio. Così infatti lo considera anche la comunità scientifica, che sta già riservando un posto all’Università per il bambino.

Il bambino prodigio, pronto all’Università a 8 anni

Ha bruciato le tappe il piccolo Laurent, e ora la società lo considera un bambino prodigio come pochi se ne vedono: la stessa comunità scientifica ritiene che il bimbo sia già pronto per la carriera universitaria, dopo aver bruciato le tappe e completato il percorso che porta alla maturità in solo un anno e mezzo.

A chi chiede al piccolo Laurent quale sia la sua materia preferita, lui risponde la matematica, per via delle vaste possibilità che offre per mettere in pratica ogni punto del suo Q.I.

Come ha rivelato lo stesso bimbo alla radio belga RTF, la matematica include tante discipline come la geometria, l’aritmetica, l’algebra, e quindi risulta molto stimolante.

E il suo sogno nel cassetto? Laurent vorrebbe diventare un famoso informatico, ma non solo: anche lui, come molti altri bambini, ha il sogno di fare l’astronauta.

La società si divide sul caso del piccolo genio

“Da bambino non gli compravamo mai giocattoli perché non era interessato”: a parlare è il papà di Laurent, che racconta come sia stato difficile per Laurent integrarsi nei giochi con i suoi coetanei durante l’età puerile.

“I giochi di bimbo non sembravano interessargli, essendo Laurent più attratto dai rompicapo di logica e dai problemi di algebra”.

Intanto nel mondo già ci si divide tra chi pensa che il bambino debba seguire il normale percorso di crescita al pari dei suoi coetanei, e chi invece ritiene che non sia poi una pessima idea mandarlo all’Università a studiare con ragazzi molto più grandi di lui.

Ma i genitori invece che cosa ne pensano? Il papà ha già fatto sapere che per lui la cosa più importante resta la decisione che prenderà il bambino: “non ci importa se scegliesse domani di fare il falegname o qualsiasi altra cosa: a noi importa soltanto che sia felice”.

Auguri quindi al piccolo Laurent, che il suo Q.I non sia un ostacolo per la sua felicità e anzi possa aprirgli strade nuove che gli permettano di vivere una vita serena.

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