Le agevolazioni del bonus mobili ed elettrodomestici 2018

La Legge di Bilancio (definita anche come manovra finanziaria) varata da Camera e Senato sul finire del 2018, contiene tra i vari procedimenti anche diverse misure a sostegno di famiglie e imprese. Tra queste, vi è il cosiddetto Bonus Mobili, che viene riproposto nel 2018 a seguito delle precedenti edizioni. Al fine di illustrare le agevolazioni previste dalla normativa, l’Agenzia delle Entrate ha creato un’apposita guida che ne spiega i dettagli. Andiamo ad analizzare i punti chiavi del Bonus Mobili, soffermandoci sulla modalità per richiedere la detrazione.

In cosa consiste il bonus mobili ed elettrodomestici 2018

Quando si parla del Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2018 occorre precisare che è possibile usufruire di tali agevolazioni contestualmente alla ristrutturazione di un immobile o di un appartamento. Questo significa che il bonus si attiva quando si intendono acquistare degli arredi in seguito ad intervento di recupero edilizio. Il primo passo consiste quindi nell’aver avviato dei lavori sul condominio o sull’appartamento: per quanto riguarda il primo, le operazioni possono includere interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, risanamento conservativo, restauro e ristrutturazione; riguardo ai secondi, sono comprese le stesse tipologie di interventi, esclusi quelli di manutenzione ordinaria.

Il 50% della spesa effettuata verrà successivamente rimborsato per mezzo di detrazioni fiscali.

Importi e scadenza bonus arredi 2018

Una condizione indispensabile per ottenere l’agevolazione è aver avviato degli interventi di risanamento edilizia. Per quel che riguarda il Bonus 2018, tali lavori devono aver avuto inizio dopo il 1° gennaio 2017, mentre l’acquisto di mobili e elettrodomestici dovrà verificarsi prima del 31 dicembre 2018. Tuttavia, anche chi ha acquistato la stessa categoria di prodotti domestici nel 2017 potrà aver accesso alle agevolazioni, ma solo se le operazioni di ristrutturazione sono iniziate in data successiva al 1° gennaio 2016.

Se infine la spesa è stata effettuata tra il 6 giugno 2013 ed il 31 dicembre 2016, il titolare dell’acquisto potrà richiedere delle detrazioni a patto che questo abbia affrontato dei costi per interventi di risanamento avvenuti a partire del 26 giungo 2012.

Al fine di semplificare la comprensione di questi criteri, sarà sufficiente ricordare che, per quel che riguarda il Bonus 2018, la data di inizio degli interventi edilizi dovrà sempre precedere quella dell’acquisto dei prodotti.

Relativamente all’importo per l’acquisto di arredi, mobili ed elettrodomestici, questo può avere un tetto massimo di 10 mila euro. Si ricorda comunque che il bonus non offre un rimborso totale, ma solo una copertura del 50%, una somma comunque apprezzabile per ammortizzare i costi per l’acquisto di prodotti di qualità.

Tipologie di mobili ed elettrodomestici per cui è possibile richiedere il rimborso

Il Bonus Mobili 2018 consente di ottenere delle detrazioni per l’acquisto di una vasta gamma di prodotti domestici. Si potranno effettuare acquisti di arredi per stanze da letto, come letti e materassi, scrivanie e sedie, comodini e cassettiere, librerie e armadi. Inoltre, le agevolazioni includono una copertura per i costi di apparecchi di illuminazione, credenze, divani e poltrone.

Sono invece esclusi articoli di arredamento quali tende, elementi come porte, sostituzione di mattonelle o parquet e altri complementi d’arredo.

Relativamente agli elettrodomestici, questi dovranno appartenere alla classe energetica non inferiore a A+ (per i forni il limite minimo è la categoria A). Se un prodotto è privo di etichetta energetica potrà essere ugualmente acquistato e rimborsato, a patto che la presenza dell’etichetta non sia obbligatoria. Tra gli elettrodomestici che consentono di ottenere il rimborso vi sono forni a microonde, lavastoviglie, congelatori, lavatrici, stufe elettriche, radiatori e ventilatori elettrici, condizionatori.

Infine, è bene ricordare che anche le spese per il trasporto dei prodotti e per il loro montaggio possono essere detratte.

Come richiedere la detrazione

A parte il rispetto delle scadenze precedentemente citate, le condizioni per ottenere il rimborso riguardano il pagamento e le fatture. Relativamente al primo punto, occorre sapere che le spese andranno saldate con un bonifico bancario o postale oppure con l’utilizzo della carta di credito o di debito. Gli acquisti effettuati con pagamenti in contanti o con assegni non avranno diritto ad essere rimborsati.

Per quel che concerne il secondo punto, è d’obbligo conservare con cura tutte le ricevute, le fatture e gli addebiti sul conto corrente. Le spese affrontate andranno specificate al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi e sarà necessario conservare tutti i documenti. Se tutto sarà in regola, si potrà ricevere la detrazione fiscale pari al 50% dell’importo speso ed erogata tramite dieci quote annuali, ognuna della stessa entità.

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15 commenti

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  1. Non mi sembra giusto che venga concesso solo a chi ristruttura una casa! E chi la costruisce che comunque si attiene a tutte le regole imposte senza nessun aiuto non ha nulla! Non mi sembra affatto giusto!!!
    Beh giusto siamo in Italia!!! 😤😡