Già da qualche tempo si vocifera che il borotalco sia dannoso per la salute, al punto tale da provocare il cancro. Anche se non esistono prove sufficienti, sono numerosi i casi accertati in cui l'utilizzo prolungato di questo cosmetico è collegato allo sviluppo di determinate patologie. Clamoroso ad esempio è il caso della sessantaduenne Lois Slempe che ha ottenuto dalla Johnson & Johnson’s un risarcimento di 110,5 milioni di dollari in quanto l'insorgenza del suo cancro alle ovaie è stata giudicata dalla corte americana una conseguenza dell'utilizzo del talco.
Il borotalco e i suoi effetti negativi sulla salute
La capacità di assorbimento del borotalco ne ha decretato il successo ed è impiegato nell'industria cosmetica fin dall'ottocento e i maggiori produttori mondiali lo ritengono sicuro, nonostante le tantissime denunce pervenute nel corso degli anni.
L'International Agency for Research on Cancer ritiene che sia potenzialmente cancerogeno, mentre l'Environmental Working Group ha classificato come "moderato" il rischio per la salute dei bambini. Tuttavia, grazie alla vittoria di consumatori singoli in processi simili a quello della signora Slempe, qualcosa si sta muovendo per far sì che la polvere di talco sia sostituita con cosmetici diversi. Adesso, infatti, il consumatore desidera maggiore chiarezza e per tale ragione molte case cosmetiche stanno cercando soluzioni preferibilmente di origine bio e più sicure.
Borotalco e cancro: esiste una correlazione?
Nel 2013 alcuni scienziati del Brigham and Women's Hospital di Boston avevano dimostrato che le particelle di polvere se applicate in prossimità dei genitali sono in grado di scatenare un'infiammazione che consente alle cellule tumorali di diffondersi.
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Pochi mesi fa inoltre è stata condotta una ricerca su un campione di donne afroamericane ed è stato dimostrato che se il borotalco entra a contatto con gli organi genitali può comportare un aumento del 44% delle probabilità di incorrere in un cancro alle ovaie.