Serve latte materno per i neonati ricoverati: gli appelli per la donazione

17 maggio 2024 –

Alcuni ospedali toscani stanno affrontando una situazione di emergenza nei loro reparti di terapia intensiva neonatale, dovuta alla drastica riduzione delle donazioni di latte materno. La carenza di questo prezioso alimento è un problema per la salute dei neonati prematuri, che spesso non possono essere allattati direttamente al seno.

Il latte materno: un alimento prezioso per la salute dei neonati

In queste ultime settimane sono usciti diversi appelli per la donazione del latte materno: l’Ospedale di Arezzo e l’ospedale pediatrico Meyer hanno invitato le neomamme a fare un gesto di solidarietà per tutti quei bimbi ricoverati e che non possono ricevere il latte dalle loro mamme.

La dottoressa Letizia Magi, alla guida dell’Unità Operativa di Neonatologia dell’USL di Arezzo, ha evidenziato l’importanza vitale delle donazioni di latte materno attraverso un recente comunicato stampa. La situazione attuale è critica: l’unità è a corto di scorte e l’unico modo per ovviare a questa carenza è aumentare le donazioni.

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Le ricerche hanno ripetutamente confermato che il latte materno è cruciale per i neonati in buona salute, e lo è ancora di più per quelli nati prematuri o affetti da specifiche condizioni mediche.

Ecco perché è di fondamentale importanza avere a disposizione latte umano donato in quanto il latte umano donato rappresenta l’alimento per eccellenza per i neonati prematuri” spiega la dottoressa Magi.

Diversi studi scientifici attestano i benefici del latte materno, sottolineando il suo impatto positivo sulla nutrizione e sul sistema immunitario dei neonati. Questi vantaggi sono fondamentali non solo per migliorare la sopravvivenza di questi piccoli, ma anche per il loro sviluppo a lungo termine.

Gli appelli alle mamme per donare il latte

Come si legge dall’appello dell’Ospedale Meyer di Firenze, mamma Ester racconta la propria esperienza:

Quando è nata la mia bambina, è stata lei ad aver bisogno di latte donato e quando ho potuto donarlo io è stato molto naturale fare lo stesso. Per alcuni bambini, come la mia che è ricoverata nella Terapia Intensiva del Meyer, il latte è anche terapeutico e questo rende ancora più importante la donazione di latte materno: per questo invito di cuore chiunque può farlo a donare. Il percorso per attivare la donazione è tra l’altro molto semplice e lineare, anche per chi si trova sul territorio, e non ricoverato come noi.

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Ogni goccia di latte può fare la differenza per la vita di un neonato. L’ospedale incoraggia tutte le mamme che sono in grado di donare a fare questo gesto altruistico, che può salvare vite e aiutare i neonati a superare le difficoltà iniziali della loro esistenza.

Le Banche del latte umano donato

In Toscana le Banche del latte sono ben strutturate in rete, sono ben sei : Firenze (AOU Meyer), Siena, Versilia, Lucca, Grosseto e Arezzo. Queste istituzioni sono parte di una rete che lavora in sinergia per coordinarsi, tutte impegnate a raccogliere, trattare, conservare e distribuire il latte materno donato. L’Ospedale Meyer tra l’altro redistribuisce agli altri ospedali circa il 50% del latte raccolto.

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In Italia vi sono circa 44 Banche del Latte, organizzate in rete tramite l’AIBLUD, l’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato.

Purtroppo, negli ultimi anni la disponibilità di latte donato è progressivamente diminuita, un trend che preoccupa i professionisti del settore. “Assistiamo a una progressiva riduzione del numero delle mamme donatrici, con un impatto diretto sulla disponibilità di latte per i neonati che hanno bisogno di cure speciali,” ha confermato la dottoressa Magi, dell’USL di Arezzo.

Come Donare il latte materno?

Come ricorda la direttrice di Neonatologia “Donare è facile. Occorre chiamare il numero della BLUD più vicina e concordare un appuntamento per essere arruolate come donatrici

Le mamme che producono più latte del necessario per il proprio bambino nel suo primo anno di vita, possono contattare la Banca del Latte Umano Donato più vicina.

Le candidate interessate alla donazione devono essere in buona salute e seguire uno stile di vita sano. Dovranno sottoporsi a una valutazione tramite un questionario approfondito sulla loro storia medica. Questo è seguito da uno screening di base, che include la revisione della storia clinica e test sierologici, per verificare l’idoneità alla donazione.

Una volta superate queste valutazioni iniziali, le madri vengono istruite su come tirare e conservare il latte materno in modo corretto fino alla consegna alla banca del latte. Ogni fase del processo di donazione è gestita con estrema attenzione per assicurare che il latte raccolto sia di qualità ottimale e possa soddisfare efficacemente le necessità dei neonati prematuri o con patologie specifiche ricoverati.

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