Compiti per le vacanze: favorevoli o contrari?

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Con l’arrivo dell’estate, arriva anche la classica polemica: compiti per le vacanze sì o compiti per le vacanze no? Ha fatto molto discutere qualche settimana fa la lettera di un professore ai sui studenti, che erano invitati a fare una serie di esperienze, come ballare, vedere un’alba etc, invece di fare i compiti. Poi è diventata virale la mail di un padre che si rifiutava categoricamente di far fare i compiti al figlio.

Ma è davvero così terribile, per i ragazzi, fare i compiti per le vacanze? Proviamo a ragionare un attimo.

Certo, hanno bisogno di riposare: lasciamo del tempo per dormire e riscoprire la gioia di non avere orari fissi. Trascorsa però la prima settimana, parlate con loro e iniziate a programmare il lavoro estivo. Si tratta di 3 mesi: sono davvero tanti, e con un pizzico di organizzazione si può tenere la mente allenata, senza stancarsi troppo.

In genere, ad esempio nella scuola primaria, ci sono un libro o al massimo due, che contengono tutte le materie. Dividete le pagine per i giorni delle settimane, esclusi ovviamente sabato e domenica. Vedrete che il conto sarà esiguo: con un paio di pagine al giorno o al massimo 3, arriverete a settembre con il libro finito.

Il video della settimana

Fateli lavorare sempre allo stesso orario, per dare una routine. Stabilite ad esempio che dopo colazione, dalle 9 alle 10 si lavora e lo stesso dalle 15 alle 16: il tempo sarà senza dubbio più che sufficiente.

Quando tornate dal lavoro, trovate il tempo di guardare i loro progressi, e magari rispondere a qualche domanda. Questo non significa assolutamente che dovete fare i compiti al posto loro!

Ora una parola agli insegnanti: calibrate bene il lavoro estivo, che deve essere un modo quasi giocoso di non dimenticare quanto imparato durante l’anno. Non è giusto caricare i ragazzi in maniera incredibile per recuperare il non fatto. Infine, trovate il tempo di correggere i compiti, e valorizzare il lavoro degli alunni: altrimenti passerà il messaggio che a non fare il proprio dovere, la si passa liscia!

Con l’impegno di Scuola e Famiglia, i ragazzi passeranno un’estate serena e piacevole: vacanza sì, ma senza dimenticare che un pizzico di lavoro aiuta ad apprezzare meglio anche il divertimento!

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