Congedo paternità: sempre più papà (anche vip) ne fanno uso

Prima il vignettista youtuber Simone Albrighi (in arte Sio) poi lo chef stellato Matteo Metullio: i padri vip rivendicano il loro ruolo di papà a gran forza, staccando ufficialmente dal lavoro in favore del congedo di paternità.

Questi sono solo due esempi di personaggi famosi, e non, che hanno deciso di dare priorità alla vita familiare, mettendo da parte (per qualche mese) la vita lavorativa, non senza qualche rinuncia.

La maggioranza dei neo-papà rivendica infatti una mancanza di equità nel trattamento di congedo dal lavoro in caso di nascita di un figli: mesi per la mamma, pochi giorni per il papà. Una discussione che ha aperto nuovi scenari sul ruolo maschile nella crescita dei figli moderni.

La rivincita dei padri moderni che vogliono godersi la paternità come le mamme

Negli ultimi anni sono letteralmente raddoppiate le richieste di congedo parentale (passate dal 7% al 15%).

Un segnale chiaro del nuovo ruolo che i padri, vip e non, vogliono rivestire all’interno della famiglia. Fanno dunque notizia i neo-papà vip che decidono di allontanarsi volontariamente dal lavoro per godersi i primi mesi di vita dei figli.

L’ultimo in ordine di tempo è il fumettista Simone Albrighi, che con il suo canale youtube “Scottecs” conta migliaia di followers. In un post pubblicato nelle settimane scorse ha ufficializzato la sua “assenza” per almeno 3 mesi per dedicarsi al bimbo appena nato e supportare la compagnia. Non è mancata una frecciatina sarcastica all’attuale legislazione italiana in materia: “L’Italia permette ai padri di prendersi a malapena quattro giorni di congedo. Ma stare vicino a un figlio dovrebbe essere un diritto di tutti i neo genitori: mamme e papà. Io sono fortunato lo posso fare perché possiamo permettercelo”.

Anche lo chef Matteo Metullio, che ha fatto conquistare due stelle Michelin al ristorante La Siriola di San Cassiano Alta Badia ha deciso di prendersi una pausa dal lavoro per godersi le gioie della paternità.

Prima di loro, vip globali come Mark Zuckenberg (inventore di Facebook) aveva annunciato (e poi fatto) di voler prendere due mesi di paternità per stare con la bambina tanto desiderata. Una scelta di vita personale poi applicata anche in azienda, visto che i dipendenti di Facebook possono usufruire fino a quattro mesi di maternità o paternità regolarmente pagati.

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Congedo di paternità: Italia fanalino di coda rispetto all’Europa

Un padre francese può richiedere fino a 28 settimane di congedo per la nascita del figlio, in Portogallo 21 settimane mentre in Finlandia 9 settimane. In Italia nel 2019, invece, un padre può richiedere solo 5 giorni di astensione dal lavoro, più un ulteriore giorno facoltativo in sostituzione della madre.

Un dato che pone il nostro paese agli ultimi posti (secondo i dati ufficiali del 2015) della classifica europea dei giorni di paternità che un uomo può richiedere. Dietro all’Italia pochi paesi come Repubblica Ceca e Romania.

Un “trattamento” che molti padri non trovano equo rispetto alle madri e una legislazione che, purtroppo, non riconosce ancora ai padri un ruolo centrale nella crescita dei propri bambini e nell’aiuto alle mamme.

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