Di fronte all’ennesimo caso di uomini che usano violenza sulle donne ci indigniamo: com’è possibile che ancora oggi possano accadere episodi così raccapriccianti?
Spesso ci dimentichiamo che gli uomini che picchiano, uccidono e sfigurano per sempre le loro donne sono stati bambini educati dai loro genitori. Come tale, quindi, anche l’educazione dei bambini ha un ruolo importante – anche se non esclusivo – sulla formazione di figli maschi non violenti sulle donne.
I figli maschi non violenti non sono deboli
Spesso quando si parla di maschi e femmine si tende ad applicare una valanga di stereotipi. Quando parliamo di “comportamento da maschio” ci attacchiamo tutte etichette che girano intorno alla “virilità”, alla forza, al sapersi far valere e non reagire come una “femminuccia”.
Il punto però è che chi dice maschio non dovrebbe dire “usa la forza, usa il potere, usa la voce grossa”. Un maschio, forse in primis dovrebbe semplicemente essere una brava persona. E con essere una brava persona, intendiamo la capacità di relazionarsi positivamente e in modo fermo con gli altri, meritando sano rispetto e mostrando coraggio e autostima.
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Al contrario, gli uomini aggressivi sono quelli più deboli e insicuri, spesso frutto di una genitorialità tossica o assente, orfani di certezze e riscontri positivi e costruttivi da parte dei genitori.
Nell’età adulta gli uomini violenti tendono a cercare la sicurezza e la devozione che non hanno ricevuto da mamma e papà (o che hanno ricevuto fin troppo) nelle altre donne: al primo rifiuto scatta la rabbia e la vendetta.
I figli maschi non violenti sanno cosa sia il confronto
Non abbiate paura che i vostri bambini si confrontino con i loro simili, anche alzando un po’ i toni: l’abitudine al litigio (civile, beninteso) e alla discussione li aiuterà a trovare un equilibrio e a capire come gestire, episodio dopo episodio, le proprie emozioni.
Perché è di questo che spesso di parla: gli uomini che uccidono o feriscono le donne sono tutti uomini pazzi? Sono tutti uomini che hanno qualcosa che è accaduto nel loro cervello, fuori dal loro controllo? Un modo un po’ facile per deresponsabilizzarsi dalle proprie azioni.
Forse dovremmo dire che sono uomini che non sanno gestire le proprie emozioni, come rabbia, gelosia, insicurezza. E li giustificano come “raptus”.
I figli maschi non violenti sono bambini non soffocati dalla mamma
Spesso gli uomini non rispettosi della figura femminile sono ex bambini costretti da una figura materna troppo invadente.
La troppa protezione, prolungata negli anni, genera figli frustrati, poco autonomi e che, nei casi estremi, vogliono eliminare la figura della donna che li ha resi prigionieri ed incapaci di crescere.
Meglio liberare progressivamente i bambini al crescere dell’età: imparare a dormire nel proprio lettino a partire dai 3 anni, abbandonare il passeggino a 4 anni, imparare a lavarsi da soli a 5 anni sono tutti step importanti per la crescita sana e organica di un bambino sicuro di sé e che sappia interfacciarsi con le giuste difficoltà della vita.
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Bisogna vedere da chi ha imparato a tirare i capelli!!!!!