Crescita della testa e intelligenza: quale relazione?

Una ricerca condotta dall’università australiana di Adelaide ha dimostrato che una maggiore crescita della testa del neonato nel primo mese di vita influisce positivamente sulle sue performance intellettive. I risultati di questo interessante studio sono stati pubblicati sul prestigioso magazine medico “Pediatric”.

Il team di studiosi dell’Università australiana della città di Adelaide ha condotto una interessante  ricerca sui fattori che influenzano lo sviluppo cerebrale del bambino. Essi hanno preso in considerazione un gruppo campione costituito da 13.800 bambini, i quali sono stati seguiti dalla nascita fino ai 6 anni di vita.

Dallo studio è emerso che i neonati che avevano preso più peso nelle prime settimane di vita e la cui circonferenza cranica era cresciuta maggiormente, una volta raggiunta l’età di 6 anni presentavano  un quoziente intellettivo (Q.I.) superiore agli altri bambini di circa 1,5 punti.

Insomma, una maggiore crescita (sia del peso che del cranio) andrebbe di pari passo con uno maggiore sviluppo intellettivo.

L’importanza del primo anno di vita

Il primo anno di vita del bambino è assai rilevante per il suo futuro sviluppo sia da un punto di vista intellettivo che fisico.

Basti pensare che in questa fase il cervello del bambino è come una spugna, ovvero riesce ad assimilare in maniera assai più veloce. D’altra parte è altrettanto vero che un eventuale ritardo del linguaggio o della motricità registrati nel primo anno di vita possono determinare disturbi seri come la sordità o importanti deficit del linguaggio.

Un monitoraggio del bambino mese per mese

Proprio per la decisiva importanza che ha questa fase, è opportuno che i genitori sottopongano ogni mese il proprio bambino a una visita di controllo dal pediatra.

Lo specialista avrà così modo di verificare che il piccolo stia crescendo correttamente e che l’alimentazione seguita sia adeguata alle sue esigenze nutrizionali. 

Insomma, bambini più controllati equivale a bambini più sani (e genitori più sereni)!

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