Denti e bambini: un rapporto che va coltivato fin da piccoli

“È ora della nanna, ma prima tutti a lavarsi i denti!”

E via con un fuggi-fuggi generale che nemmeno i fantasmi! Dopo i lavaggi nasali, lavare i denti ai miei figli, è il mio peggior incubo.

Eppure, i denti sono un tesoro prezioso, preziosissimo. Non importa che si tratti dei dentini da latte, piuttosto che di quelli definitivi, il punto rimane lo stesso: i denti vanno curati sin dai primi anni di vita.

Perché, sebbene l’idea di in bambino che faccia sciacqui con un collutorio apposta per gengive infiammate sembri improbabile, in realtà anche nei bimbi con i denti da latte (e nei bambini più grandi in generale) può comparire il terribile “mal di denti”: per colpa di una infiammazione gengivale, o di una carie, per un pezzo di cibo rimasto incastrato, o ancora, a seguito di un trauma.

Per questo, in alcuni momenti di sconforto, pur di educarli a una corretta igiene orale, ho anche accarezzato l’idea di minacciare i miei figli dicendo loro che se i denti non si lavano, cadono. Pessima idea, lo so, anche perché hanno entrambi ancora i denti da latte, quindi prima o poi, cadranno davvero.

Meglio allora, avvicinarli a questa importantissima routine quotidiana, in modo più giocoso, magari scegliendo con loro dentifricio e spazzolino: con il personaggio preferito, al gusto che più amano e via dicendo. Ancora, può essere divertente lavarli insieme, facendo le smorfie allo specchio per lavare anche la lingua, inventandosi un nome per ciascun dente lavato e via, spazio alla fantasia di ciascuno.

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Gli alleati della prevenzione: cura dell’igiene orale, alimentazione e visita di controllo ogni anno

La cura dell’igiene orale è sicuramente il primo fattore di prevenzione al fine di evitare che i dentini dei nostri piccolini debbano ricevere le cure del dentista.

Si, perché anche i denti da latte possono cariarsi. E le carie, si sa, non sono per niente piacevoli, a nessuna età.

Per questo, oltre a iniziare una corretta igiene orale non appena spuntano i primi dentini (è consigliabile pulirli con un piccolo spazzolino almeno due volte al giorno) è necessario utilizzare alcuni accorgimenti nella dieta dei nostri figli.

È importante, ad esempio, evitare l’utilizzo prolungato (soprattutto la notte), di biberon con succhi, o tisane zuccherate, insomma con tutte quelle bevande in generale, che contengono molti zuccheri. È inutile specificare che l’alimento preferito dei batteri cariogeni, sono proprio gli zuccheri, in particolare il saccarosio presente in moltissimi alimenti dolci.

Ecco perché, al fine di evitare un’infezione da carie, è necessario favorire una dieta che non ecceda negli zuccheri semplici come dolci, caramelle, bevande zuccherate di vario genere.

Visita di controllo dal dentista: quando iniziare?

Un altro elemento fondamentale per la prevenzione è la visita di controllo dal dentista, ma quale è l’età giusta per portarci i nostri figli?

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Superata la prima e spesso, dolorosa fase della dentizione, a partire in genere, dai 6 mesi fino a 2 anni circa, salvo eventuali problemi specifici per i quali sia necessario intervenire prima, molti dentisti individuano come età più indicata, quella dai 4 anni in su.

In particolare, perché è molto importante rendere questa prima visita il meno traumatica possibile per il bambino: se lo si porta in assenza di eventi traumatici e dolorosi, infatti, sarà difficile che il piccolo paziente associ in futuro, questa figura a qualcuno di spiacevole e che “fa male”.

Anche in questo caso, come in quello dell’igiene orale, è importante quindi, tentare un approccio “giocoso”, addirittura, in presenza di fratelli maggiori che devono essere sottoposti a un controllo, può essere consigliabile portare anche il più piccolino dei due.

In questo modo, quest’ultimo potrà “giocare” con le attrezzature del dentista, prendere familiarità con l’ambiente e via dicendo, in una specie di “zona di confort” che lo prepara alle future visite.

Questo non è un aspetto da sottovalutare e ve ne parlo per mia esperienza diretta.

Non vi racconto della mia prima visita, quella non la ricordo, ma ricordo ancora bene l’umiliazione provata quando da bambina, a causa di una cattiva igiene orale, il mio dentista di allora mi ha mostrato la mia cartella clinica su cui aveva scritto a caratteri enormi: “scarsa igiene orale”.  Avete presente la lettera scarlatta? Ecco io l’ho indossata sino a quasi 40 anni: andare dal dentista era un incubo, non per il dolore, ma per la vergogna che provavo ogni volta, il terrore di essere nuovamente additata come una che non si lava i denti (per inciso all’epoca avevo 9 anni, andavo al dopo scuola e avevo detto al dentista che a scuola avevo fatto del mio meglio per lavarli bene, eppure…).

Il mio è solo un esempio, ma ve l’ho citato per farvi comprendere quanto sia importante anche l’aspetto comportamentale e non solo quello medico, nei primi approcci con il dentista e con l’educazione all’igiene orale in generale.

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