Famiglia record a Treviso: è nato il tredicesimo figlio

Si chiama Isaia ed è il tredicesimo nato in una famiglia decisamente da record. Il fiocco azzurro è arrivato nella casa di Oana e Onisim Bizu, coppia originaria della Romania che risiede a Mansuè, un paese in provincia di Treviso, e nel 2022 ha ottenuto la cittadinanza dopo 21 anni trascorsi in Italia.

L’ultimo nato è arrivato giovedì 11 maggio, nell’ospedale di Oderzo, accolto da una grande festa.

Tredici bambini e tanta felicità

L’ultimo arrivato è in perfetta salute, pesa tre chili, è nato con parto naturale, ed è stato festeggiato nella family room dell’ospedale, uno spazio pensato per offrire momenti di intimità alle famiglie subito dopo il parto, dai raggianti mamma Oana e papà Onisim, dai dodici fratelli e sorelle e da molti dei residenti del paese dove la famiglia abita, che come tutti i piccoli centri d’Italia combatte contro lo spopolamento e che si tiene dunque ben stretta la famiglia da record.

Tutti i tredici figli della coppia, a partire dal primogenito nato nel 2007, sono nati nella stessa struttura sanitaria, anche questo un altro piccolo, grande record. Tutti si sono poi trasferiti nella casetta trifamiliare nella lottizzazione di via Papa Luciani a Mansuè.

Le parole della mamma Oana

Sono una donna molto fortunata – ha spiegato la super mamma Oana, 38 anni – Certo, la mia è una veramente numerosa ma è quello che io e mio marito abbiamo sempre sognato e non mi pesa affatto prendermi cura dei miei bambini e bambine. Facciamo dei sacrifici ma questi sono ripagati dalla felicità che si respira in casa. I figli sono un dono del cielo e io non sono mai stanca. Ognuno in famiglia fa la sua parte, e siamo tutti entusiasti dell’arrivo del piccolo Isaia” .

Entusiasta anche il sindaco di Mansuè Leonio Milan, che lo scorso anno ha dato la cittadinanza italiana alla super famiglia. Se infatti ancora nella metà del ‘900 le famiglie numerose erano la regola a Mansuè, e in tutta la Marca, e nelle campagne si viveva tutti insieme in enormi case coloniche che arrivavano ad ospitare anche cinquanta persone, il calo demografico e lo spopolamento hanno ormai colpito duro.

A far tornare i conti sono spesso le famiglie di immigrati, che nel paesino veneto sono perfettamente integrate.

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