Giornata Mondiale dell’Alimentazione: nelle scuole si parla della Fame nel Mondo

Il 16 Ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, campagna di sensibilizzazione organizzata ogni anno dalla FAO per portare all’attenzione pubblica il problema della fame nel mondo e le forti disparità tra il Terzo Mondo e l’Occidente in ambito nutrizionale.

Un mondo senza fame entro il 2030 è un obiettivo realizzabile

Attraverso l’ashtag #fameZero, la Giornata Mondiale dell’Alimentazione approda anche sui social network al fine di sensibilizzare tutta la popolazione, soprattutto i più giovani, ad avere un approccio corretto con il cibo senza sprechi alimentari e cercando di aiutare le persone in stato di povertà. La conferenza internazionale che si è tenuta tre giorni fa alla Farnesina mostra dati statistici allarmanti: nel 2017 quasi 900 milioni di individui hanno sofferto la fame e oltre la metà di questi sono donne.

Il problema principale non è la carenza di scorte alimentari a livello mondiale, ma l’enorme disparità tra le ingenti quantità di cibo che consumano (o sprecano) i paesi occidentali e la scarsità di risorse nel Terzo mondo e nelle zone devastate dalla guerra. Tuttavia il FAO assicura che con specifiche accortezze e mirati atti di solidarietà, entro il 2030 la malnutrizione si può eliminare.

La Giornata Mondiale dell’Alimentazione entra anche nelle scuole italiane

Nei piccoli villaggi rurali africani o nei paesi colpiti dalla guerra circa il 46% dei bambini perde la vita a causa della denutrizione e circa 150 milioni di minori sono affetti da rachitismo. Di contro nelle nazioni industrializzate, circa 2 miliardi di persone hanno problemi di sovrappeso e 3 milioni e mezzo tra queste muoiono ogni anno a causa dell’obesità. Come ovviare a una simile disuguaglianza?

Sensibilizzando proprio i più piccoli. Il MIUR in accordo con il Ministero degli Esteri ha proposto che il 16 ottobre, in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, in tutte le scuole primarie e secondarie italiane vengano svolte attività didattiche incentrate sulla corretta nutrizione, sui cibi sani e sui problemi alimentari. Lo scopo principale è che “Fame Zero” non resti solo uno slogan o un ashtag, ma una realtà concreta dove l’alimentazione equilibrata diventi uno stile di vita quotidiano per tutti i bambini del mondo.

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