Il biscotto nel latte per neonati: meglio di no?

L’alimentazione infantile è spesso soggetta a credenze popolari e consigli di parenti e amici, che ritengono di sapere cosa sia meglio per il bambino. Tuttavia, solo il pediatra che segue il piccolo può fornire indicazioni affidabili sulla sua dieta. Ma è veramente appropriato mettere biscotti nel latte dei bambini, anche molto piccoli? A che età si possono introdurre questi prodotti, anche quelli specificamente formulati per i bambini in svezzamento?

È giusto aggiungere biscotti nel latte per neonati?

Molti pediatri e molti dietisti ultimamente sconsigliano di aggiungere il biscotto solubile o granulato nel biberon o nella tazza di latte dei bambini molto piccoli, sia prima che durante lo svezzamento.

È infatti importante ricordare che fino ai sei mesi di età, i neonati dovrebbero ricevere esclusivamente latte materno o formula infantile, se il latte materno non è disponibile. Lo svezzamento inizia solo dopo questa fase, ed è solo allora che i biscotti possono essere introdotti, ma con diverse cautele.

Infatti se lo svezzamento avviene senza troppi intoppi, sarebbe meglio prevedere un equilibrio tra tutti i nutrienti necessari ed evitare di esagerare con gli zuccheri. I consigli non richiesti della nonna, per cui “mettici il biscotto nel latte, così è più sazio e dorme meglio” lasciamoli appunto alla nonna, ed evitiamo di sovraccaricare il biberon del bambino con zuccheri non necessari.

Biscotti aggiunti nel latte: meglio di no?

Diversi pediatri e nutrizionisti stanno infatti andando in controtendenza rispetto al consiglio del biscotto sciolto nel latte soprattutto nei primissimi mesi, come anche allo svezzamento precoce. Le principali critiche a questa prassi sono dovute all’apporto eccessivo di zuccheri e alla modifica delle abitudini alimentari.

Prima di tutto si parte dal presupposto che un bambino durante lo svezzamento assume già i nutrienti che gli servono per la crescita. Anche se i biscotti sono addizionati di vitamine e sali minerali, il bambino non dovrebbe in realtà averne bisogno.

Il biscotto sciolto nel latte, soprattutto prima di andare a dormire, fornisce una scorta di zuccheri eccessiva rispetto al reale fabbisogno del bambino. Quegli zuccheri verranno immagazzinati e trasformati in grassi, aumentando la predisposizione al sovrappeso.

Il secondo punto riguarda il gusto e l’educazione alimentare del bambino: l’uomo è già naturalmente predisposto al gusto dolce, quindi introducendo precocemente e regolarmente un gusto molto dolce nelle abitudini del bambino rischiamo di predisporlo ad accettare solo quel sapore.

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Lo spiega molto bene la Dietista Verdiana Ramina:

L’ultimo punto è che il biberon con biscotto aggiunto, soprattutto se dato prima di andare a dormire (perché si sente dire spesso “così il bambino dorme tutta la notte di fila”), predispone il bambino alla carie da biberon.

Quando è possibile dare i biscotti ?

Nei primi sei mesi, i neonati devono essere alimentati esclusivamente con latte materno o formula. In alcuni casi, su indicazione del pediatra, si può iniziare a introdurre la frutta a cinque mesi, ma il vero svezzamento inizia solo dopo il sesto mese. Questo è il momento in cui i bambini sono pronti a sperimentare consistenze e sapori diversi dal latte.

Prima dei sei mesi, è assolutamente sconsigliato aggiungere biscotti nel latte dei neonati. Nonostante alcune credenze popolari, non ci sono benefici scientificamente provati da questa pratica, anzi. I biscotti nel biberon di latte serale, ad esempio, sono spesso consigliati senza alcuna base scientifica per far dormire i bambini tutta la notte, ma non offrono reali benefici nutrizionali.

Il latte materno e le formule infantili sono progettati per fornire tutti i nutrienti necessari per ogni fascia d’età senza bisogno di aggiunte. Un tempo, i biscotti venivano aggiunti perché le formule non erano arricchite come oggi. Attendere lo svezzamento prima di introdurre biscotti è preferibile, anche per evitare che i bambini si abituino troppo presto al sapore dolce, che potrebbe renderli meno inclini ad accettare altri alimenti essenziali durante lo svezzamento.

Quanti biscotti e quanti zuccheri?

Questo non vuol dire che il bambino durante lo svezzamento non può mangiare i biscotti. Qui si parla di biscotti sciolti nel latte perché ritenuti erroneamente più sazianti. Possiamo dare biscotti al bambino durante lo svezzamento, ma è fondamentale consultare il pediatra per capire come procedere. Inoltre, è importante non esagerare con le quantità. I pediatri di solito consigliano di non superare i due biscotti per i bambini di età compresa tra sei mesi e un anno.

Per gli adulti l’OMS consiglia di mantenere l’apporto di zuccheri al di sotto del 10% delle calorie giornaliere totali, suggerendo idealmente una riduzione fino al 5%. Questo significa che, per un adulto, il 5% delle calorie da zuccheri equivale a circa 25 grammi di zucchero da tavola bianco. Ma cosa significa questo per i bambini? Considerando che i bambini hanno bisogni calorici inferiori rispetto agli adulti, la quantità raccomandata di zuccheri per loro dovrebbe essere ridotta a circa 20 grammi al giorno.

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