Grembiuli per la scuola sessisti: rossetto e labbra carnose per le bimbe

Polemica sui grembiuli sessisti per bambine: Upim li ritira dal mercato

In un negozio Upim di Roma una mamma ha scattato delle foto ad alcuni grembiuli per bambine: questi riportavano disegni d labbra carnose e rossetto; dopo aver postato la foto su Facebook,  si è scatenata la polemica contro il negozio.

I grembiuli per la scuola sessisti

Una mamma, Serena Maniscalco, ha voluto condividere su Facebook alcune immagini riguardanti la nuova collezione di grembiuli per la scuola targati Upim. I grembiuli per bambine presentano come disegni un rossetto rosso e labbra carnose, mentre su quelli per i bimbi campeggiano un righello e una squadretta.

Nel post su Facebook, si segnala come sia sbagliato il messaggio lanciato da Upim: le bambine possono soltanto dedicarsi al make-up o mostrare le loro labbra carnose, mentre i maschietti sono naturalmente propensi per diventare ingegnere o ambire a professioni scientifiche.

La situazione è ancora più avvilente, quando la mamma segnala di non aver trovato nessun grembiule per bambina che non ritraesse cuoricini, fiorellini e strass e notare la differenza con gli espositori per grembiulini per maschi. Il post è stato commentato e condiviso da migliaia di persone che hanno concordato con l’autrice riguardo il messaggio sessista.

La risposta di Upim

Serena Maniscalco ha inviato anche una segnalazione al Garante per l’infanzia e l’adolescenza del Lazio e numerosi messaggi all’azienda Upim, sottolineando come questi stereotipi possono incidere sul futuro dei bambini ed essere profondamente diseducativi.

La risposta dell’Upim non si è fatta attendere e ha sottolineato come non era loro intenzione discriminare in base al “genere e/o intelletto”, ma che da sempre si impegna nel porre massima attenzione al cliente e soprattutto ai bambini. Upim, dopo aver precisato la sua politica, vista l’attenzione generata dal post su Facebook, ha comunque deciso di ritirate i grembiuli incriminati da tutti i suoi store.

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