Allarme nascite: troppe poche femmine

Una delle novità che si stanno sempre di più diffondendo negli ultimi anni è quella che riguarda il sesso dei nascituri, con lo scenario assai probabile che entro alcuni decenni ci saranno più nascite di maschi rispetto alle femmine e questo potrebbe comportare diversi problemi.

Un dato che preoccupa

Secondo alcune ricerche nei prossimi anni la diminuzione delle nascite femminili sarà ancora più significativa di quanto sta accadendo da circa 40 anni, cioè da quando la selezione del sesso prima della nascita è entrata a far parte della routine quotidiana. Secondo i numeri estrapolati dai dati in loro possesso, i ricercatori hanno stimato che entro il prossimo 2030, il deficit di nascite femminili arriverà a 4,7 milioni mentre guardando più avanti, al 2100, il deficit aumenterà ancora fino ad arrivare ad una cifra di 22 milioni di neonate in meno.

Tra gli esempi di quello che è accaduto negli ultimi 40 anni quello più eclatante riguarda la Cina dove si sono consumati aborti ed anche uccisioni di neonati quando si è scoperto il sesso del nascituro, a causa della politica governativa che prevedeva una sola nascita per famiglia, con la preferenza che nella stragrande maggioranza dei casi andava al figlio maschio. Un altro esempio è quello dei matrimoni tardivi, che in generale portano alla nascita di un unico figlio e anche in questo caso la preferenza viene accordata al maschio, perché ritenuto capace di portare maggiori entrate economiche alla famiglia. Questa pratica di scelta dopo le indagini prenatali è una vera e propria barbarie, assimilabile alla mutilazione genitale delle femmine ed ai matrimoni in età infantile.

Un fenomeno non nuovo

La selezione del sesso del nascituro non è un fenomeno solo di questi ultimi decenni, ha anzi origini arcaiche, quando gli spartani potevano scegliere se tenere o meno il figlio in base al sesso, gettando il neonato non voluto dalla rupe Tarpea.

Gli ultimi studi hanno confermato che negli anni dal 1970 al 2017 mancano all’appello quasi 45 milioni di femmine, la maggior parte delle quali concepite e non nate in Cina e in altri paesi asiatici come l’India. Nello stesso tempo dagli studi effettuati mettendo insieme dati che provengono da oltre 200 paesi del mondo, si è notato che il trend porterà ad una preponderanza dei maschi in almeno un terzo delle popolazioni del mondo, con conseguenze sociali imprevedibili in quanto molti uomini troveranno maggiori difficoltà a trovare una compagna.

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