Guerra alla denatalità in Corea: congedo parentale fino a 18 mesi

La Corea del Sud, come il vicino Giappone ed anche il nostro Paese, si trova da anni alle prese con il problema della denatalità. Ora per combatterlo è stato approvato un aumento del periodo di congedo parentale che potrà arrivare fino a 18 mesi. Una mossa che dovrebbe incentivare il numero delle nascite nel paese del sud-est asiatico ma che forse non sarà sufficiente.

Battere la denatalità con l’aumento del periodo di congedo parentale

La mossa della Corea del Sud è volta a cercare di modificare la curva della natalità aumentando fino a 18 mesi il congedo parentale. La curva del paese asiatico infatti mostra un preoccupante calo delle nascite, relativi al 2021, che si attestano a 0,81 figli per donna, a fronte della necessità di superare il numero di 2 che è necessario per assicurare un effettivo ricambio generazionale.

È di questi ultimi giorni anche l’aggiornamento sulla demografia della Cina, il paese fino a poco tempo fa il più popoloso al mondo e che oggi deve cedere il suo primato all’India : per la prima volta dagli anni 60, la popolazione cinese è calata invece di aumentare, colpa probabilmente anche delle politiche sbagliate, come la politica del figlio unico terminata pochi anni fa.

Una situazione simile quindi a quella della Corea e per questo motivo, il governo di Seoul ha scelto di mettere in campo questa nuova mossa estendendo il congedo parentale.

Il piano è stato recentemente annunciato da Lee Jeong-sik, ministro del lavoro di Seoul, che ha aumentato dalla durata attuale di 1 anno fino a 18 mesi la disponibilità del congedo parentale che può essere richiesto da parte dei genitori con l’unico requisito di essere lavoratori. Il piano illustrato deve essere ancora votato dal Parlamento Sudcoreano, ma dopo la sua approvazione il congedo parentale del paese sarà quello più lungo al mondo. In Giappone, che detiene finora il primato di lunghezza, il congedo parentale è stato scelto dall’80% delle madri e dal 13% dei padri.

Una scelta politica

Il governo sudcoreano ha messo in campo prima di questo aumento della durata del congedo parentale, altre iniziative volte a incrementare la natalità, ma non sono state sufficienti ad invertire la rotta nonostante negli ultimi anni, l’importo dei sussidi dedicati all’assistenza dei bambini, abbia superato i 200 miliardi di dollari.

In Corea del Sud infatti manca la possibilità gestire in modo equilibrato la vita privata e quella lavorativa. Un paese inoltre dove il costo della vita è molto alto il tempo libero è generalmente disapprovato. Il congedo parentale retribuito è in vigore nel Paese dal 2001 e nel corso degli anni il numero dei padri che ne hanno usufruito, che era di 307 nel 2007, è salito sino a oltre 29mila nel 2021.

Il video della settimana