La Cina invecchia e toglie il limite dei 2 figli

La Cina sta diventando un Paese sempre più anziano. È per questo motivo che il Politburo, l’ufficio preposto del Partito Comunista, ha rimosso il limite sul terzo figlio.

La Cina invecchia: la decisione del Politburo sui figli

In Cina vige, o meglio vigeva la regola dei due figli. Già nel 2013 lo storico limite del figlio unico aveva preso fine. Con questa espressione si è sempre indicato il limite oltre il quale le famiglie cinesi non potevano andare con la prole.

Una regola voluta, e oggi superata, dal Politburo, cioè dallo specifico ufficio del Partito Comunista che ha tenuto una riunione presso il Comitato Centrale. All’ordine del giorno l’invecchiamento del Paese, cosa che comporta a catena una serie di aspetti negativi per l’economia e per il sistema sanitario. A comunicare questa storica, seppur provvisoria, decisione è stato il Presidente Xi Jinping, che in un comunicato stampa ha specificato che il governo attuerà delle riforme sia politiche che attuative per contrastare l’età sempre più alta del popolo cinese.

Il censimento del 2020 ha dato il via all’abolizione del limite dei figli

La decisione del Comitato ha preso le mosse dall’ultimo censimento della popolazione nel 2020. Tale indagine, nonostante abbia accertato la crescita della popolazione in termini quantitativi, ha anche sottolineato la stessa con parametri qualitativi.

In particolare il tasso di fertilità delle donne cinesi si attesterebbe a 1,3 figli pro capite, quindi meno della soglia fino ad oggi prevista e consentita, quella dei 2 pargoli.
Con questa crescita, cioè con più anziani che nuovi nati, secondo il Politburo la nazione non riuscirebbe a mantenersi in equilibrio demografico.
Si tratta del settimo censimento che viene effettuato negli ultimi anni, a riprova della grande attenzione con cui viene seguito lo sviluppo demografico della Cina.
In particolare si è visto come, e questo per la prima volta, l’età media della popolazione si sia spostata al di sopra dei 60 anni. Ci sono più di 260 milioni di over 60 rispetto ai poco più di 250 milioni sotto i 14 anni.

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