I bambini finlandesi giocano. E imparano a leggere a 7 anni

“Le cose che impari senza gioia le dimentichi subito” dice un antico proverbio finlandese, e i finlandesi lo sanno molto bene. Sarà per questo che i bambini finlandesi diventano ragazzi, e adulti poi, in grado di affrontare la vita con serenità e di avere un’ottima resa sia negli studi che nel lavoro. Ma come si applica questa massima alla vita di tutti i giorni dei bambini?

Si comincia proprio con la pre-school, quella che corrisponde all’incirca alla nostra scuola d’infanzia. Se i nostri bambini, in età prescolare, e quindi dai 3 ai 5/6 anni, vengono mandati alla scuola materna e lì cominciano ad apprendere sui banchi piccoli e bassi, i rudimenti della scrittura e del far di conto, i bambini finlandesi in quella fascia d’età pensano solo a giocare.

Si avete capito bene: solo a giocare. Follia? Proprio no, stando ai risultati, ma vediamo di che si tratta.

Il programma delle scuole materne finlandesi non è un vero e proprio programma ma ha una progettualità settimanale. I bambini hanno la possibilità di giocare all’aperto, di scavare buche e costruire ponti in giardino, di saltare nelle pozzanghere, e di imparare mentre si divertono…e sporcano! Ma va bene così, perché sono bambini felici che imparano a relazionarsi non solo tra loro ma anche col mondo che li circonda.

Quale la differenza con le nostre classiche strutture? Fondamentalmente è a livello didattico. Infatti i nostri bambini per lo più stanno seduti a disegnare, colorare e imparare la “lezione”, quindi a leggere e scrivere prima di entrare nel ciclo della scuola primaria.

I bambini finlandesi, a meno che non lo vogliano loro, non imparano a leggere e scrivere prima dei 7 anni, l’età in cui per loro comincia il ciclo di studi. Insomma, si tende ad assecondare le inclinazioni singole, dando l’opportunità ai piccoli di manifestare ed esprimere le proprie attitudini.

Ma solo gioco quindi? Assolutamente no.

Nelle scuole materne della Finlandia c’è anche una parte di attività da desk e soprattutto un’attività che implica l’acquisto (fittizio) e la vendita di un gelato, il gelato è vero, con cui si impara a gestire il denaro e fare i calcoli. Per i libri c’è tempo, e quando arriverà il momento i bambini non avranno alcun rimpianto della loro infanzia.

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