I pericoli dell’alluminio: la campagna sul corretto utilizzo dell’alluminio in cucina

Il Ministero della Salute ha pubblicato uno studio del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare sulla pericolosità dell‘alluminio derivante dal contatto alimentare: ecco cosa sapere per proteggere la nostra salute e quella dei nostri bambini.

Alluminio e alimentazione : il pericolo per la salute dei bambini

Secondo il documento pubblicato sul sito del Ministero della Salute e prodotto dal CNSA, dobbiamo prestare particolare attenzione all’alluminio utilizzato negli incarti e vaschette per uso alimentare. Le vaschette in alluminio e i fogli di carta stagnola presentano infatti un certo rischio di cessione negli alimenti con cui sono a contatto.

L’alluminio è un metallo che può accumularsi nel nostro organismo da diverse fonti : se l’accumulo supera la dose tollerabile, si possono avere rischi per la salute, in particolare per il cervello e le ossa.

Infatti il documento del CNSA vuole porre l’attenzione sul rischio di cessione di alluminio nei cibi tramite i materiali per la conservazione e si prefigge di limitare i rischi di sovraesposizione nelle fasce più a rischio, cioè bambini sotto i 3 anni, anziani sopra i 65 anni, donne in gravidanza, persone con funzionalità renale compromessa.

Il testo si conclude con un invito a prestare particolare attenzione all’uso corretto di vaschette in alluminio e carta stagnola per cuocere gli alimenti e per conservare i cibi dei bambini, come i panini e le merende che portano a scuola.

Carta stagnola e vaschette in alluminio : come utilizzarli correttamente

È stato studiato come alcune tipologie di alimenti non dovrebbero essere preparate o conservate a contatto con l’alluminio, in particolare i cibi salati o acidi come il limone o i pomodori, poiché favoriscono il processo di migrazione dell’alluminio, aumentando la quantità di metallo che si deposita nel cibo. Il Ministero ha contattato anche l’Unione Europea per affrontare il problema a livello comunitario. Le quantità tollerabili di alluminio settimanali variano in base al peso corporeo e sono di circa 1 milligrammo ogni chilo, quindi indicativamente 70 mg per un adulto di 70 kg, ma solo 20 mg per un bambino di 20 kg.

Il Ministero per la Salute invita quindi a utilizzare materiali alternativi per incartare i cibi, cucinarli e per conservarli. L’alluminio utilizzato per le pentole è solitamente anodizzato, quindi non c’è migrazione negli alimenti.

Ad ogni modo ecco i 7 consigli del Ministero della Salute sul corretto utilizzo dell’alluminio in cucina. :

  1. Leggete sempre l’etichetta dei contenitori/imballaggi per verificare che siano idonei al contatto con gli alimenti
  2. Evitate di utilizzarli per alimenti fortemente acidi o salati (succo di limone, aceto ecc.)
  3. Potete conservare i cibi oltre le 24 ore solo in frigo o congelatore
  4. Potete conservare oltre le 24 ore a temperatura ambiente solo i cibi secchi (caffè, frutta secca, pasta secca, pane..)
  5. Non riutilizzare i contenitori monouso
  6. Evitate di graffiare pentole, padelle e altri contenitori in alluminio durante l’utilizzo
  7. Non puliteli con prodotti abrasivi

Potete vedere anche la recente campagna pubblicata dal Ministero della Salute per informare i consumatori :

Le confezioni di carta stagnola e le vaschette monouso riportano in realtà già tutte le indicazioni di utilizzo, ma spesso vengono disattese o ignorate per comodità o semplicità. Ora però questo nuovo documento ufficiale riporta l’attenzione sui rischi della migrazione dell’alluminio nel cibo e del suo accumulo nell’organismo.

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