Il Bonus Baby Sitter non è cumulabile col congedo parentale: i chiarimenti dell’INPS

Nel cosiddetto Decreto Cura Italia sono stati stanziati dei fondi a favore delle famiglie per consentire ai genitori di tornare a lavoro usufruendo del servizio di baby sitting: tuttavia tale bonus è incompatibile col congedo parentale e la mancanza di chiarezza nelle norme sta creando non pochi grattacapi a mamme e papà.

I chiarimenti sul Bonus Baby Sitter

Il Bonus Baby Sitter e la possibilità di chiedere il congedo parentale sono due strumenti molto utili, ma incompatibili tra loro: è questo quanto scoperto da molte famiglie in merito alle misure contenute nel Decreto Cura Italia varato dal Governo nella Fase 2 dell’emergenza Coronavirus per aiutare le mamme e i papà che tornano a lavoro a prendersi comunque cura dei propri figli.

Adesso grazie al Decreto Rilancio è possibile chiedere il rinnovo del bonus da 600 euro per i servizi di baby sitting nonostante dall’INPS non sia arrivata alcuna comunicazione ufficiale: anche se molti non lo sanno dunque gli importi sono stati aggiornati lo scorso 1° giugno arrivando così a 1.200 euro totali, ma questa misura non è in alcun modo “intrecciabile” col congedo parentale. Il bonus è ora richiedibile anche per la comprovata iscrizione ai centri estivi e ai servizi integrativi per l’infanzia messi a disposizione dai comuni.

Il caso del congedo parentale

Il paradosso è che i genitori che hanno usufruito del congedo parentale per 15 giorni retribuito al 50% non potranno fare la richiesta per il Bonus Baby Sitter, anche se in riferimento a un periodo diverso. Insomma si tratta di due misure che tendono a escludersi a vicenda anche se il mese scorso molte famiglie pensavano che alla prima tranche del bonus potesse cumularsi pure la possibilità del congedo da lavoro.

Di conseguenza chi ha già fatto richiesta per il congedo parentale dovuto all’emergenza Covid-19 ha come unica possibilità quella di chiedere altri 15 giorni di assenza dal lavoro dato che in nessun modo può accedere alla nuova tranche del bonus da 600 euro. A tal proposito è infatti arrivata la tanto attesa circolare dell’INPS che ha precisato come “il Bonus Baby Sitter può essere utilizzato dal 1° giugno anche per l’iscrizione dei propri figli ai centri estivi, ma chi ne ha già usufruito a marzo o aprile non potrà accedere al congedo parentale al 50%, e viceversa“.

Fonte : Circolare INPS n. 2350

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