Incidenti stradali: nel 2022 in Italia sono morti 39 bambini


I dati dell’Asaps parlano chiaro, salgono a 39 le morti bianche nel 2022 per cause stradali, 10 in più rispetto all’anno precedente.

30 maschi e 9 femmine, questo è il resoconto dell’Osservatorio dell’Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale, tra passeggeri, guidatori di ciclomotori e pedoni, la fascia più colpita è quella fra zero e cinque anni, compresi cinque bambini morti prima di nascere.

L’importanza di rispettare le regole stradali

La percentuale più alta riscontrata fra i più piccoli fa riemergere un tema centrale e spesso sottovalutato, ovvero il corretto utilizzo dei seggiolini auto e il relativo posizionamento dei minori al loro interno.

L’Asaps ogni anno ricorda severamente l’implicazione degli adulti per queste tragiche morti, auspicando sempre di poter registrare il numero zero nei loro dati e facendo presente che le morti avvenute sulla strada hanno come responsabile sempre un adulto, il quale è tenuto a prestare attenzione non solo alla guida in sé ma anche al regolare uso dei dispositivi di ritenuta per automobili.

L’ETSC (il Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti) ci ricorda il numero enorme di decessi di bambini (minori di 14 anni) in strada: nel decennio 2011-2020 sono stati più di 6mila e 467 di loro solo in Italia.

E nell’Unione Europea gli incidenti stradali rappresentano il 6,5% di tutte le cause di morte in età infantile.

Fonte: ETSC

Uno sguardo alle percentuali per una maggiore consapevolezza

L’anno peggiore registrato è stato il 2014: con 65 bambini morti. Mentre il 2020, nonostante le forti limitazioni alla circolazione dovute alla pandemia, ha avuto un numero leggermente più alto di vittime: 41 bambini.

Di questi 39 bambini, i dati riportano l’elevato numero corrispondente alle morti durante il trasporto in auto: 18 bambini erano in auto, 3 in bicicletta, 15 pedoni e 3 su ciclo-motori.

Sono le strade urbane a registrare il numero più alto con 17 vittime, vicinissimo ai 16 morti invece su strade statali provinciali. Le regioni che invece si posizionano sfortunatamente al primo posto con un maggior numero di morti sono la Lombardia e l’Emilia-Romagna, con cinque vittime per regione.

Il ruolo quasi invisibile della politica

Dopo la strage avvenuta a Dicembre 2022, il Presidente della Repubblica Sergio Matterella durante il discorso di fine anno ha tenuto a ricordare le giovani vittime che perdono la vita sulla strada, e appellandosi al buon senso degli automobilisti.

Nonostante l’attenzione posta da Matterella però, le nuove sanzioni pensate per chi infrange le regole della strada continuano ad essere rimandate, dando prova della sottovalutazione che la politica riserva a questo tema, ormai troppo urgente.

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